11 Febbraio 2010

Caso Valentini: i familiari parte civile, il Codacons no

SULMONA – Si è aperto ieri a Campobasso il processo a carico di Massimiliano Mancini, l’ ispettore dello Sco dell’ Aquila che condusse le indagini a carico dell’ ex sindaco di Roccaraso Camillo Valentini, poi morto suicida in carcere nell’ agosto del 2004. Indagini che, secondo l’ accusa, vennero condotte con «attività investigative connotate da un notevole grado di iniziativa – si legge nel capo d’ imputazione – indirizzandole in malafede in odio al sindaco di Roccaraso, rilevando un anomalo intendimento di persecuzione inquisitoria». Il giudice Mario Iapalo ha respinto la richiesta di nullità del rinvio a giudizio e ha ammesso come parte civile i familiari di Valentini, ma non il Codacons. «Stupore e perplessità» sulle attività investigative di Mancini sono state d’ altronde evidenziate dal Gup Libera Maria Rosaria Rinaldi, che ha ritenuto anomala la durata delle intercettazioni e l’ ipotesi accusatoria formulata nei confronti dell’ ex sindaco, messo sotto controllo per ipotesi di reato «poco verosimili quali l’ associazione di stampo mafioso o addirittura il narcotraffico». P.Iav.

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