18 Luglio 2006

Caso Valentini, chiusa l`inchiesta bis

Caso Valentini, chiusa l`inchiesta bis

Magistrati indagati a Campobasso. Tra gli inquisiti c`è anche Rienzi

SULMONA. Conclusa un`altra puntata della interminabile vicenda legata alle inchieste su appalti e concessioni edilizie a Roccaraso, culminate nell`arresto e il successivo suicidio in carcere del sindaco Camillo Valentini. La procura della Repubblica presso il tribunale di Campobasso ha infatti chiuso le indagini relative ai vari filoni dell`inchiesta aperta a causa delle denunce presentate da alcuni indagati contro magistrati di Sulmona e investigatori. Denunce che ipotizzavano abusi e omissioni per varie ragioni, compresa quella di “conflitti di interesse“. Denunce “ricambiate“ dai destinatari perché considerate strumentali, ovvero finalizzate solo a rallentare i procedimenti, quando non platealmente calunniose. La comunicazione inviata dalla procura molisana ha 10 destinatari: il procuratore capo di Sulmona, Giovanni Melogli; l`ex presidente della corte d`appello di L`Aquila, Michele Ramundo; Gisella Valentini, ex assessore di Roccaraso; Elena Celidonio, impiegata, di Roccaraso; Maria Teresa Leacche, pm dell`inchiesta Valentini; Massimiliano Mancini, ispettore di polizia; Luigi D`Orazio, gip del tribunale di Sulmona; Aura Scarsella, pm della stessa procura; Carlo Rienzi, presidente del Codacons,; Giuseppe Ursini, vice presidente Codacons. Questi ultimi due sono indagati perché, secondo le denunce a loro carico, avrebbero indirizzato a varie autorità, compreso il Csm, le denunce a carico di magistrati e investigatori “pur sapendoli innocenti“ con la finalità di creare un grande impatto e quindi “di fatto procurare l`impunità per i reati di concussione“ per i quali Rienzi risulta indagato a Sulmona. Ai magistrati, le denunce presentate contestano una serie di fatti specifici (dal possesso di beni o attività a Roccaraso fino a controversie personali col sindaco Valentini) che ne avrebbero dovuto determinare l`astensione dal gestire le indagini che portarono all`arresto di Valentini. Alla dottoressa Leacche si contesta anche il fatto che dopo aver depositato gli atti sia partita per gli Stati Uniti per usufruire di un anno di aspettativa. Al dottor Ramundo si contestano, tra l`altro, presunti rapporti d`affari con società coinvolte nella vicenda Edilmonte per l`acquisto di abitazioni in altre località. A Gisella Velentini, indagata per diversi episodi riguardanti la vicenda del sindaco Valentini, cugino della stessa, insieme a Melogli e Celidonio, vengono contestati interventi per favorire l`assunzione al comune di Roccarsso, in qualità di vigile urbano, del figlio della Celidonio. Gli indagati hanno 20 giorni di tempo, dalla ricezione dell`avviso, per presentare memorie, produrre documenti o chiedere di essere ascoltati.

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