2 Luglio 2021

Caso Malika, il Codacons fa esposto in Procura: “Rischio truffa aggravata”

Dopo i giudizi morali, sul caso di Malika Chalhy arrivano le ombre di una querelle legale. Ad agitarle è il Codacons, che annuncia la decisione di presentare un esposto alle Procure della Repubblica di Milano e Firenze per avviare un’indagine sul mondo delle raccolte fondi. Nel mirino del Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori non è finita soltanto la raccolta fondi per la ragazza che era stata cacciata di casa perché omosessuale. Sotto accusa sono finite anche altre iniziative del genere. Su cui l’associazione vuole vedere chiaro. “Chiediamo chiarimenti in merito a una possibile fattispecie di truffa aggravata, accertando i fatti e le relative responsabilità anche nei confronti dei gestori delle piattaforme che ospitano le raccolte fondi, per omissione di controllo e concorso in eventuali reati che saranno ravvisati”. Dal canto suo, la piattaforma GoFundMe respinge le accuse al mittente: “Da noi controlli rigorosi. La finalità era chiara”.

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