CASO EMISSIONI FCA: IL CODACONS IN CAMPO A TUTELA DI PROPRIETARI E AZIONISTI ITALIANI
Dopo le accuse dell’agenzia USA per la protezione ambientale, dalla Germania arriva la richiesta di richiamo per i modelli Fiat 500, Doblò e Jeep Renegade. In questa fase l’Associazione raccoglie le pre-adesioni degli interessati, che verranno puntualmente aggiornati riguardo gli ulteriori sviluppi della vicenda
I FATTI
La notizia è arrivata improvvisamente, anche se dallo scandalo dieselgate in poi l’attenzione sul tema è rimasta decisamente elevata. Anche il nuovo caso-emissioni è esploso negli USA, dove l’Environmental protection agency (EPA), l’agenzia americana per la protezione ambientale, ha accusato il gruppo Fiat-Chrysler di aver messo in vendita dal 2014 oltre 100mila veicoli con motori diesel dotati di un dispositivo che permetterebbe emissioni inquinanti superiori alle norme. La nota diffusa dall’ente statunitense non lascia spazio all’immaginazione: FCA avrebbe “installato e non comunicato all’Epa un software di gestione delle emissioni nei modelli degli anni 2014, 2015 and 2016 di Jeep Grand Cherokee and Dodge Ram 1500 con motori 3 litri diesel venduti negli Usa”. Secondo l’agenzia il software permette livelli aumentati di emissioni di NOx (ossidi di azoto): Fiat-Chrysler, insomma, avrebbe “schivato le regole” prima di essere “scoperta”.
I MODELLI COINVOLTI
A poche ore dal patteggiamento sul caso dieselgate, che è costato 4,3 miliardi di dollari alle casse della Volkswagen, un nuovo scottante caso scuote il mondo dell’automobile. A quanto risulta, i veicoli FCA sui quali sarebbe stato montato il software sono i Grand Cherokee e i Dodge Ram, prodotti tra 2014 e 2016. Ma dalla Germania arrivano anche altre accuse: il ministero dei Trasporti tedesco ha chiesto il richiamo dei modelli Fiat 500, Doblò e Jeep Renegade proprio per presunte violazioni sulle emissioni. Già qualche mese fa, infatti, l’associazione ambientalista Deutsche Umwelthilfe sosteneva di avere riscontrato anomalie sulla Fiat 500X (che nel corso delle prove avrebbe superato i limiti di NOx da 11 a 22 volte) in seguito a una serie di prove condotte in collaborazione con l’università di Berna.
L’INIZIATIVA CODACONS
L’interessamento dell’Associazione, a fronte delle notizie emerse, è doveroso: occorre accertare, infatti, che nelle autovetture commercializzate in Italia (Jeep Grand Cherokee, Fiat 500, Doblò e Jeep Renegade) non siano stati installati dispositivi di controllo delle emissioni illegali. I risvolti, in caso contrario, sarebbero imprevedibili. Sulla falsariga di quanto accaduto in occasione del caso dieselgate, per i proprietari di auto e gli azionisti coinvolti – in caso di avvio di un procedimento da parte della Procura – si aprirebbe infatti la possibilità di costituirsi parte civile e avanzare una richiesta di risarcimento danni nei confronti dei soggetti ritenuti responsabili.
Il Codacons, in questa fase, raccoglie quindi la manifestazione d’interesse di tutti i proprietari di auto e gli azionisti FCA: cliccando qui puoi inviare la tua pre-adesione all’iniziativa dell’Associazione. In questo modo, sarai puntualmente aggiornato riguardo sviluppi ulteriori della vicenda ed eventuali iniziative legali.
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