Stanno lentamente migliorando le condizioni di salute di Pierluigi Chiarla, il presidente del Codacons di Udine, rimasto ferito in un pestaggio fra giovedì e venerdì. Chiarla era stato ritrovato nel parcheggio dello stadio "Friuli" e soccorso dal 118. Gli era stato diagnosticato un trauma cranico-facciale.  Si trova ricoverato nel reparto di Medicina d’urgenza dell’ospedale di Udine e proprio ieri il presidente regionale del Codacons, l’avvocato Vitto Claut, si è recato a fare visita al suo collaboratore. Ma, a parte la situazione clinica di Chiarla, che sta migliorando, Claut ha anticipato quali saranno i prossimi passi dal punto di vista investigativo. Il legale, ieri, si è recato a fare un sopralluogo sul luogo in cui Chiarla è stato trovato. «Ho raccolto cinque bottigliette di plastica vuote – racconta Claut – le invieremo per le analisi al laboratorio tossicologico di Padova». Un’azione per cercare ulteriori prove rispetto alla possibilità che a Chiarla siano state fatte ingerire delle sostanze per stordirlo, prima di picchiarlo. «Il mio collaboratore è stato sentito ripetutamente dalla polizia – dice Claut – abbiamo bloccato il lavaggio degli abiti. Prima che vadano in lavanderia, è nostra intenzione farli sottoporre ad analisi. In questi casi, qualsiasi traccia sarebbe importante. Farò di tutto, anche se comprendo che il loro intervento avviene solo in caso di omicidi, per interessare dell’accaduto i carabinieri del Ris di Parma. Le loro analisi potrebbero essere utili per fare luce su questo gravissimo episodio».  Il presidente del Codacons, tra l’altro, conferma che Chiarla sarebbe stato aggredito da due persone: una con la quale è rimasto in auto e un’altra che è sbucata dal bagagliaio. Sulla prima, ci sarebbe una descrizione abbastanza precisa e quindi Chiarla avrebbe riconosciuto uno degli aggressori; per l’altro, invece, ci sono effettivamente pochi elementi.

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