28 Agosto 2021

Cartolerie sempre più in crisi: il 6% ha chiuso per pandemia

Sono  state  tra  le  attività  oggetto  di  più  polemiche  nella  fase  del  primo  lockdown,  quando  gli  unici  canali  rimasti  disposizione  di  chi  volesse  acquistare  articoli  di  cancelleria  furono  Amazon  negozi  online.  Nell’aprile  2020  il  presidente  di  Federcartolai  Confcommercio,  Medardo  Montaguti,  denunciò  infatti  che,  causa  delle  restrizioni,  le  cartolerie  avevano  perso  in  quelle  lunghe  settimane  tra  il  70  il  100%  del  fatturato.  Nessuna  sorpresa,  quindi,  che  con  le  aperture  singhiozzo  delle  scuole  nell’ultimo  anno  mezzo  causa  delle  restrizioni  per  la  pandemia  con  la  drastica  riduzione  delle  presenze  in  ufficio  in  seguito  all’adozione  su  vasta  scala  di  smart  working  telelavoro,le  cartolerie  abbiano  visto  diminuire  il  proprio  numero.  Dai  dati  del  Registro  Imprese  delle  Camere  di  Commercio  aggiornati  al  secondo  trimestre  del  2021  emerge,  infatti,  che  nel  corso  dell’ultimo  anno  Milano  in  Lombardia  il  6%  delle  cartolerie  esistenti  ha  abbassato  la  saracinesca.  Sotto  la  Madonnina  rimangono  così  in  attività  728  negozi  specializzati  in  articoli  per  la  scuola  per  l’ufficio,  mentre  in  Lombardia  il  loro  numero  totale  raggiunge  quota  1.856856.  D’altra  parte,  quello  delle  cartolerie  era  un  settore  che  già  da  diversi  anni  registrava  difficoltà,  anche  causa  della  concorrenza  della  grande  distribuzione  del  commercio  online.  La  pandemia  da  Coronavirus  non  ha  fatto  altro  che  peggiorare  la  situazione  del  settore.  Un  comparto  che,  secondo  il  Codacons  valeva  in  Italia  complessivamente,  tra  libri,  materiale  scolastico,  corredo  completo  (diari,  astucci,  zaini,  quaderni),  circa  miliardi  di  euro. 

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