Cartolerie sempre più in crisi: il 6% ha chiuso per pandemia
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fonte:
- Libero
Sono state tra le attività oggetto di più polemiche nella fase del primo lockdown, quando gli unici canali rimasti a disposizione di chi volesse acquistare articoli di cancelleria furono Amazon e i negozi online. Nell’aprile 2020 il presidente di Federcartolai Confcommercio, Medardo Montaguti, denunciò infatti che, a causa delle restrizioni, le cartolerie avevano perso in quelle lunghe settimane tra il 70 e il 100% del fatturato. Nessuna sorpresa, quindi, che con le aperture a singhiozzo delle scuole nell’ultimo anno e mezzo a causa delle restrizioni per la pandemia e con la drastica riduzione delle presenze in ufficio in seguito all’adozione su vasta scala di smart working e telelavoro,le cartolerie abbiano visto diminuire il proprio numero. Dai dati del Registro Imprese delle Camere di Commercio aggiornati al secondo trimestre del 2021 emerge, infatti, che nel corso dell’ultimo anno a Milano e in Lombardia il 6% delle cartolerie esistenti ha abbassato la saracinesca. Sotto la Madonnina rimangono così in attività 728 negozi specializzati in articoli per la scuola e per l’ufficio, mentre in Lombardia il loro numero totale raggiunge quota 1.856856. D’altra parte, quello delle cartolerie era un settore che già da diversi anni registrava difficoltà, anche a causa della concorrenza della grande distribuzione e del commercio online. La pandemia da Coronavirus non ha fatto altro che peggiorare la situazione del settore. Un comparto che, secondo il Codacons valeva in Italia complessivamente, tra libri, materiale scolastico, corredo completo (diari, astucci, zaini, quaderni), circa 5 miliardi di euro.
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