Cartelle “pazze” di Equitalia
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fonte:
- La Città di Salerno
• Nei bizantinismi della burocrazia italiana spesso anche le cartelle "impazziscono". Talvolta tuttavia la giustizia ha la meglio sugli sconclusionati burocratismi che sembrano avere come obiettivo principale la vessazione di utenti e contribuenti. Gli esattori di Equitalia che assillano i cittadini con le cartelle pazze saranno processati. A seguito di una denuncia del Codacons la Procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio di un funzionario della societá di riscossione per il reato di abuso di atti d’ ufficio. • I fatti sono i seguenti: nel 2009 – subito dopo la partecipazione al programma "Mi manda Raitre’ durante il quale il presidente del Codacons criticò sul tema delle cartelle pazze il Direttore dell’ Agenzia delle Entrate – il responsabile dell’ associazione ricevette senza alcun preavviso da Equitalia la notifica di un fermo amministrativo e l’ iscrizione di una ipoteca sulla propria abitazione, provvedimenti riconducibili ad alcune sanzioni non pagate. Il fatto era grave visto che l’ iscrizione ipotecaria fu eseguita per un presunto debito di 4.824 euro, mentre la legge stabilisce che l’ ipoteca immobiliare può essere avviata solo per debiti superiori a 8.000 euro. • Le pretese economiche di Equitalia erano state giá impugnate da Rienzi dinanzi al Giudice di Pace, dichiarate cessate dalla Commissione Tributaria, o estinte attraverso il pagamento degli importi dovuti. Di fronte al provvedimento della societá di riscossione il presidente Codacons presentò una denuncia presso la Procura di Roma e il pm, dott. Laviani, ha chiesto il rinvio a giudizio del funzionario di Equitalia per il reato di abuso di atti d’ ufficio. * ufficio legale Codacons.
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