Carrello della spesa in lieve calo a luglio
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fonte:
- La Sicilia.it
ROmA. Riempire il carrello della spesa costa a luglio lo 0,2% in meno rispetto a giugno. I dati Istat registrano un lieve calo dei prezzi per gli acquisti più frequenti, dal cibo ai carburanti, su base mensile, e un aumento del 2% su base annuale. L’ inflazione complessiva, comunica l’ Istat, è invece stabile rispetto al 2012 all’ 1,2%, poco più alta di quanto atteso nella stima preliminare (1,1%). Questo significa un rincaro di 708 euro l’ anno per una famiglia di tre persone, tuonano Federconsumatori e Adusbef. Gli aumenti, secondo i presidenti delle due associazioni dei consumatori, Rosario Trefiletti e Elio Lannutti, sono «gravissimi e incomprensibili vista la forte contrazione dei consumi». Stessa analisi, ma cifre diverse, per il Codacons che stima l’ impatto del rincaro annuo del 2% del solo carrello della spesa in 279 euro a famiglia. È «una stangata superiore persino all’ Imu sulla prima casa, che è pari a 225 euro», afferma. Il Codacons va poi all’ attacco del ministro dell’ Economia, Saccomanni che, sull’ imposta immobiliare avrebbe partorito «un topolino, 9 proposte inconsistenti e inique, alcune addirittura peggiorative rispetto all’ Imu stessa». I rincari congiunturali si abbattono in modo particolare sui trasporti (+1,2% sul mese), su cui pesa l’ effetto vacanze, e sui beni energetici non regolamentati, con rialzi dei prezzi di tutti i carburanti. I biglietti aerei aumentano dell’ 11,2% su giugno (+18,3% sul 2012) e quelli marittimi per i passeggeri dell’ 8,7% su giugno (-7,3% sul 2012). Al contrario i viaggi in treno costano il 3,8% in meno rispetto al mese precedente e il 2,5% in più rispetto al 2012. I fattori stagionali spingono in alto anche i prezzi di pacchetti vacanze nazionali (+11,4% su mese, -4,5% sull’ anno) e internazionali (+6,6% sul mese e +2,3% sull’ anno), così come il listino di villaggi, campeggi e ostelli (+20,4% sul mese, +2,8% sull’ anno). Gli aumenti dei prezzi sono in parte compensati dal calo dei prodotti alimentari non lavorati (-2,3% sul mese), per lo più dovuto ai vegetali freschi (-7,2%) e alla frutta fresca (6,7%). La Coldiretti parla di «deflazione nel piatto degli italiani con la crisi che fa crollare i consumi e riduce i prezzi dei prodotti alimentari» mentre sempre più famiglie si accontentano delle offerte low cost dei discount con possibili rischi per la salute. La Cia, Confederazione italiana agricoltori aggiunge che ormai più di un italiano su due (53%) compra solo promozioni e offerte speciali. Maggiori soddisfazioni all’ agroalimentare arrivano dalla rilevazione Istat sulle esportazioni, che crescono del 7% nel primo semestre e spingono il settore, secondo la Coldiretti, verso «il record storico di 34 miliardi fatturati all’ estero» nel 2013. Le campagne sono in controtendenza rispetto al complesso dell’ economia che vede le vendite internazionali ridursi dello 0,4% nei primi sei mesi. È invece positivo il risultato congiunturale a giugno con l’ export in aumento dell’ 1,2% (-2,7% su anno) e l’ import dell’ 1,6% (-5,6% su anno).
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