18 Novembre 2009

Carrelli addio costano troppo

Scendere dal treno carichi di valigie e accorgersi con sgomento che i carrelli per trasportare i bagagli non ci sono più. Scene di ordinaria amministrazione ormai nelle stazioni italiane, e che hanno avuto come illustre vittima anche l’attore Riccardo Scamarcio, secondo quanto lui stesso ha raccontato a Metro. Sì, perché da marzo i carrelli per il trasporto dei bagagli sono spariti da tutte le stazioni, senza essere sostituiti da altri servizi di supporto. Da Grandi Stazioni, la società che gestisce le 13 principali stazioni italiane (controllata al 60% da Ferrovie dello Stato), spiegano che «la decisione di eliminare i carrelli è stata presa perché si trattava di un servizio non redditizio e poco utilizzato, dal momento che i carrelli erano sempre più spesso rubati o portati via». Aggiungono inoltre che è allo studio «un sistema sostitutivo, come quello dei facchini. Stiamo studiando come funziona nel resto d?Europa il servizio del trasporto bagagli in stazione, e soprattutto come far tornare i conti». Un ragionamento che non convince gli utenti.  Secondo il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, «privare i cittadini di un servizio essenziale è assurdo. Ricordiamo che non tutti partono col comodo trolley, e che molti cittadini sostengono viaggi lunghi carichi di valigie, che una volta scesi in stazione devono essere in qualche modo trasportate. Ci pensi Trenitalia a risolvere a sue spese il problema dei furti di carrelli ».

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