7 Settembre 2004

Caro-vita, serve più concorrenza tra i negozi



Puntare più sulla concorrenza per dichiarare guerra al carovita. È questo l?invito che il ministro delle Attività produttive Antonio Marzano ha rivolto agli Enti locali per fronteggiare l?emergenza prezzi. Solo favorendo una maggiore liberalizzazione del commercio è infatti possibile, secondo Marzano, arginare i rincari. Ma l?incitamento del ministro ha lasciato scettici Comuni e Regioni, «perplessi», al termine di un incontro al ministero, per «la mancanza di una strategia politica» dietro alle buone intenzioni. Dopo la grande distribuzione, a cui a inizio agosto è stato proposto di congelare i prezzi fino alla fine dell?anno, al ministero è stata la volta degli enti locali, con in prima fila le Regioni, cui spetta la regolazione del settore commerciale. La ricetta di Marzano è quella di far passare la lotta al carovita attraverso la liberalizzazione del commercio, partendo dall?apertura domenicale e festiva dei negozi fino allo sblocco dei saldi, per ora confinati a precisi periodi dell?anno.
«L?inflazione italiana è in linea con quella europea, anzi è oggi persino un poco sotto», ha osservato Marzano, «ma esistono dei problemi che vanno affrontati». A preoccupare, ha spiegato, sono innanzitutto i prezzi di alcuni «beni importanti per i bilanci familiari di alcune categorie di cittadini», ma anche l?emergenza petrolio, per quanto non sia stata avvertita «sulle bollette».
Agli enti locali, spiega Daniela Valentini, assessore al Commercio del Comune di Roma, presente all?incontro in rappresentanza dell?Anci, il ministro ha quindi proposto di riorganizzare la rete commerciale, liberalizzare i saldi, consentire l?apertura dei negozi anche la domenica e nelle festività, infine collocare impianti di distribuzione di carburanti anche nei centri commerciali. «Sono proposte che ci hanno lasciato perplessi – afferma Valentini – a me come a molti rappresentanti delle Regioni. Alla base manca una vera strategia e una politica di sistema che prenda in considerazione tutta l?organizzazione della filiera, a partire dalla produzione. Se manca questo, qualsiasi iniziativa si possa prendere è destinata a fallire».
D?accordo con gli enti locali anche le associazioni dei consumatori: «Marzano è diventato il ministro della concorrenza stagionale – afferma Elio Lannutti dell?Intesa consumatori – non sa parlare di altro che di concorrenza, ma poi non la applica. Finora non è stato in grado di fare una sola cosa utile per il Paese e i consumatori».

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