Caro-prezzi: i rincari non si arrestano
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fonte:
- Il Nuovo.it
La Lega consumatori: per fare la spesa a luglio le famiglie hanno speso lo 0,3% in più. L`Intesa dei consumatori: in 6 mesi prezzi aumentati del 6%. E l`Ismea: calano frutta e verdura, ma in un anno rincari oltre il 36%
MILANO ? Per l`Istat il costo della vita a luglio in Italia è rimasto stabile. Inflazione al 2,6%, ha sancito l`Istituto qualche giorni fa, ma per le associazioni dei consumatori anche il mese scorso gli italiani hanno speso di più per fare la spesa. La Lega dei consumatori, nel suo monitoraggio su tredici città, ha registrato un aumento medio dello 0,3%; mentre l`Intesa dei consumatori fa i conti degli ultimi sei mesi e dice che ogni famiglia, dal 31 dicembre dell`anno scorso al 31 luglio, ha speso in media 1.381 euro in più, pari a un incremento del 6%. E così mentre la stessa Intesa preannuncia un autunno di ulteriori rincari, l`Osservatorio prezzi dell`Ismea sostiene che il prezzo di frutta e verdura è calato del 5,3% su base settimanale. Ma avverte: a livello annuale gli aumenti per l`ortofrutta è stata superiore al 36%. Insomma, tra statistiche, panieri di spesa diversi e annunci vari sul mutamento dei prezzi, riscoppia la polemica su un`inflazione, che dall`adozione dell`euro non pare mai essersi fermata.
Sostiene l`Osservatorio Prezzi? della Lega Consumatori, che Pistoia (+1,9%) risulta essere a luglio la città più cara, seguita nell?ordine da Roma (+1%), Fermo (+0,8%), Brindisi e Cosenza (+0,7%), Bologna e Lecce (+0,6%), Padova (+0,5%), Milano (+0,4%), Trieste (+0,3%), Palermo (+0,2%). A registrare una flessione dei prezzi sono invece Viterbo (-2,1%) e Terni (-1,2%). Nel paniere della Lega sono stati messi generi di largo consumo come il tonno, alcuni prodotti surgelati, i pomodori pelati e la passata di pomodoro, i gelati, il prosciutto, le carni bianche e rosse. E l?indagine si è concentrata sugli acquisti effettuati dai consumatori nell?ambito di 4 supermercati della media e della grande distribuzione per ognuna delle tredici città prese in considerazione.
In supporto a questa analisi c`è quella dell`Intesa, che oltre a fare i conti di sei mesi di rincari, prevede un ulteriore rialzo dei prezzi a partire da settembre. Per quel mese è stato quindi annunciato il terzo sciopero della spesa (16 settembre). Intanto, non rimane che controllare se davvero abbiamo speso di più dall`inizio dell`anno. Quelli dell`Intesa dicono che si è passati da un esborso di 23.480 euro dal 31 dicembre ai 24.861 euro di fine luglio (+6%). I rincari maggiori hanno interessato i consumi alimentari (+11,9%), l`abbigliamento e le calzature (+10,7%), i servizi bancari (+9,9%) e la scuola (+8,7%).
L`Ismea, però, sempre oggi avverte: i prezzi di frutta e verdura sui mercati all`origine e all`ingrosso sono calati. Nell`ultima settimana di luglio viene indicato un ribasso dell`1% per gli ortaggi all`ingrosso, a fronte di una stabilità evidenziata su base annua. Riguardo alla frutta, i prezzi mostrano un calo del 12% all`origine e un aumento dello 0,8% nella fase all`ingrosso. A distanza di un anno, però, l`Osservatorio evidenzia un aumento del 37% dei prezzi all`origine e del 36,2% dei prezzi all`ingrosso.
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