Caro-Euro, niente shopping
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fonte:
- La Nuova Ferrara
Caro-Euro, niente shopping
In città sciopero della spesa venerdì prossimo
Basta con gli arrotondamenti selvaggi, basta ai «passaggi» vertiginosi tra Lira ed Euro che fanno svuotare le tasche dei ferraresi e degli italiani. La risposta adesso è nello sciopero degli acquisti deciso per il giorno 5 luglio. A promuovere l`iniziativa in Italia e a Ferrara, in tutti i negozi di ogni ordine e grado, sono 4 associazioni di consumatori: Codacons, Adusbef, Federconsumatori e Adoc. E così sotto lo slogan «L`Italia sciopera contro il caro Euro», tutti i ferraresi sono invitati a restare a casa e non fare la spesa il prossimo 5 luglio. Un invito per tentare di far scendere i prezzi in Euro.
Ma non solo sciopero dello shopping. Perché lo sciopero consisterà nell`astenersi per un giorno intero non solo dal fare la spesa, ma dal consumare caffè o cappuccino al bar, mettere benzina alla macchina, andare al cinema o qualsiasi altra attività che preveda un`uscita di soldi dalle vostre tasche.
«Ai consumatori ferraresi lanciamo l`invito a partecipare – spiega Sergio Tonioli, presidente locale di Federconsumatori – per sostenere anche a Ferrara quest`iniziativa di pressione politica sui prezzi; non proponiamo sit-in o altro ma quest`astensione è un modo per far sentire la propria voce».
La voce è quella di consumatori e utenti da troppo tempo non considerati, per una protesta nazionale che sta crescendo visti i segnali di crescita a dismisura dei prezzi: «Lo sciopero è stato indetto – informa una nota congiunta delle associazioni – per protestare contro il caro-Euro, gli arrotondamenti selvaggi e gli aumenti dei prezzi che hanno seguito l`introduzione della nuova moneta e che stanno svuotando le tasche degli italiani e dei ferraresi».
«Nonostante l`Istat affermi che gli aumenti sono minimi – indicano le 4 associazioni – continuiamo a ricevere lamentele dei consumatori circa incrementi, anche sostanziosi, dei prezzi di tutti i beni e, dato che le istituzioni non sono in grado di risolvere la situazione – o forse non vogliono – l`unica cosa da fare è da scioperare».
E che sciopero sia, dunque.
Ma occorre organizzarsi.
I cittadini possono acquistare il giorno prima i beni essenziali, e prepararsi il 5 luglio, il cappuccino a casa anziché andarlo a prendere al bar, a rimandare di un giorno il pieno di benzina, a vedersi un bel film in Tv la sera, anziché andare al cinema.
Secondo le previsioni a livello nazionale, solo un`adesione pari al 20% dei cittadini provocherebbe un danno per il commercio pari a 30 milioni d`Euro, cifra infinitamente inferiore rispetto al danno che commercianti enti pubblici e privati e governo hanno arrecato ai consumatori approfittando dell`Euro.
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