17 Maggio 2011

Caro traghetti: l’ Antitrust apre l’ istruttoria

Caro traghetti: l’ Antitrust apre l’ istruttoria
 

L’ Antitrust ha deciso di avviare un’ istruttoria nei confronti delle società Moby, Snav, Grandi Navi Veloci e Forship (marchio Sardinia Ferries), e delle loro controllanti, per verificare se abbiano posto in essere un’ intesa restrittiva della concorrenza, finalizzata all’ aumento coordinato dei prezzi per il trasporto passeggeri da/per la Sardegna. L’ ISTRUTTORIA Le società oggetto dell’ istruttoria, sottolinea una nota, rappresentano i principali operatori attivi sulle rotte interessate dagli aumenti e ne rappresentano una parte sostanziale, non inferiore al 75% in termini di frequenze e al 60% in termini di passeggeri. Il provvedimento di avvio dell’ istruttoria, notificato oggi alle parti nel corso di alcune ispezioni condotte in collaborazione con il Nucleo Speciale Tutela Mercati della Guardia di finanza, è stato deciso alla luce delle numerose segnalazioni arrivate all’ Autorità da privati cittadini, associazioni dei consumatori e dalle Regioni Sardegna e Liguria, che denunciavano significativi incrementi dei prezzi relativi al periodo estivo 2011. Le analisi preliminari condotte dagli uffici dell’ Antitrust sulla dinamica dei prezzi delle compagnie private confermano un incremento generalizzato dei prezzi praticati dagli operatori, incremento medio stimato nell’ ordine del 90-110% rispetto ai prezzi dell’ anno precedente. L’ istruttoria dovrà verificare in particolare se l’ aumento generalizzato e significativo dei prezzi dei servizi di trasporto marittimo sui collegamenti da/per Civitavecchia, Livorno e Genova a/da Olbia-Golfo Aranci e Porto Torres nel periodo estivo 2011 sia il risultato di un’ intesa finalizzata ad evitare un corretto confronto concorrenziale su queste rotte. I CONSUMATORI I rincari dei traghetti con destinazione Sardegna non sono in alcun modo collegabili all’ andamento dei prezzi dei carburanti "i quali, seppur aumentati, non possono certo giustificare rincari di tale entità". Lo affermano in una nota Adoc, Codacons, Movimento Difesa del Cittadino e Unione Nazionale Consumatori, commentando l’ avvio dell’ indagine dell’ Antitrust sul caro-traghetti. Il Casper, il Comitato contro le speculazioni e per il risparmio costituito da Adoc, Codacons, Movimento Difesa del Cittadino e Unione Nazionale Consumatori, nel febbraio scorso aveva presentato un esposto all’ Antitrust nel quale si denunciavano rincari, giudicati esorbitanti, dei traghetti con destinazione Sardegna e si chiedeva di verificare eventuali manovre speculative o di cartello a danno dei consumatori. "Attendiamo di conoscere gli esiti dell’ indagine dell’ Antitrust – concludono le associazioni dei consumatori – e intanto invitiamo i cittadini a conservare i biglietti dei traghetti poichè, nel caso dovessero emergere illeciti, potranno avviare azioni risarcitorie". LA SARDEGNA Prima regione in Italia a mobilitarsi contro il caro traghetti, sollevando il problema proprio davanti all’ Antitrust, la Sardegna non può che essere soddisfatta dell’ apertura dell’ indagine sulle compagnie marittime sospettate di aver fatto un cartello sui prezzi determinando incrementi dei biglietti sino al 110%. "Abbiamo piena fiducia nel lavoro dell’ Antitrust – commenta il governatore Ugo Cappellacci – e auspichiamo che l’ istruttoria si concluda in tempi rapidi: ogni giorno in più pesa negativamente sul sistema Sardegna, ed è proprio quello che vogliamo evitare". Il presidente della Regione guarda già alle prossime mosse. "Laddove si dovessero riscontrare anomalie rispetto alle regole del libero mercato, la Sardegna – annuncia – è pronta a fare le opportune valutazioni per la quantificazione dei danni subiti, sia in termini di mancate prenotazioni sia per le conseguenze sui comparti produttivi interessati. Questo – aggiunge Cappellacci – porterà necessariamente ad una richiesta di risarcimento nei confronti delle compagnie colpite eventualmente dalle sanzioni". Per combattare il caro traghetti la Regione ha varato una flotta sarda, attraverso la controllata Saremar, che nei mesi estivi collegherà il nord della Sardegna con la penisola a prezzi vantaggiosi: una famiglia di 4 persone, in cabina e con l’ auto al seguito, non dovrebbe spendere più di 300-400 euro a tratta. Le prenotazioni sul sito della Saremar scatteranno tra domani e giovedì. Le navi sono state scelte: per due già perfezionati i relativi contratti, per una terza invece si sta ancora trattando. "Sfortunate coincidenze – spiega il governatore – giocano a sfavore della Sardegna. Ma noi – assicura – siamo pronti a salpare". LA LIGURIA "Vista l’ imminenza della stagione estiva, l’ auspicio è che le nostre posizioni possano tradursi in una revisione delle tariffe". Enrico Vesco e Angelo Berlangieri, assessori della Regione Liguria ai Trasporti e al Turismo, commentano così la decisione dell’ Antitrust di aprire una inchiesta sul caro traghetti in seguito alla lettera da loro inviata al garante Antonio Catricalà. Nella lettera veniva segnalata "la presenza di un cartello che si è creato tra le compagnie che effettuano il servizio di collegamento con la Sardegna. Al contrario degli anni scorsi – spiegano Vesco e Berlangieri – in cui si era verificata una corsa al low cost per cercare di mantenere i prezzi più bassi, quest’ anno non c’ è stata nessuna concorrenza e i prezzi sono fortemente aumentati». Di qui la richiesta partita dagli assessori al garante e la decisione di quest’ ultimo di aprire l’ istruttoria, «in quanto è sua competenza specifica – concludono – vigilare affinchè non si formino cartelli in grado di danneggiare le tasche dei cittadini".
 

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