28 Agosto 2007

CARO LIBRI: BENE ANTITRUST, MA NON BASTA!

CARO LIBRI: BENE ANTITRUST, MA NON BASTA!

CODACONS E ADUSBEF CHIEDONO ALLA CORTE DEI CONTI DI AGIRE CONTRO I DOCENTI CHE HANNO SFORATO I TETTI MINISTERIALI

LIBRI DEI LICEI TROPPO CARI: LA COLPA E’ DEL MINISTRO CHE HA TOLTO I TETTI!
ECCO I CONSIGLI PER RISPARMIARE SUL CORREDO SCOLASTICO

 

Caro libri. Bene fa l’Antitrust ad indagare su eventuali comportamenti collusivi delle case editrici, ma per Adusbef e Codacons non basta. La Corte dei Conti, oltre ai provveditori ed al ministero dell’Istruzione, deve agire contro i docenti colpevoli di aver scelto libri di testo troppo cari, sforando i tetti fissati dai decreti ministeriali, ossia 280 euro per la prima media, 108 per la seconda e 124 per la terza. Considerato che i libri delle medie sono praticamente tutti identici, come mai alcuni insegnanti scelgono quelli più cari, violando la legge, mentre altri riescono a rispettarli tranquillamente? Codacons e Adusbef chiedono alla Corte di Conti ed al ministero di scoprirlo.
Non basta, però. Il boom per i prezzi dei libri dei licei è dovuto al fatto che da alcuni anni sono stati eliminati i tetti, consentendo così alla case editrici di aumentare a piacimento i prezzi.
Codacons e Adusbef chiedono di ripristinarli almeno per il primo anno di corso, così come erano stati fissati per l’anno scolastico 2002/2003, ossia, a titolo di esempio, 317 euro per il liceo classico, 303 per il liceo scientifico, 304 per il linguistico. Non si capisce perché, visto che si tratta di scuola dell’obbligo, il ministero non debba almeno fissare un massimo di spesa.
Intanto Codacons e Adusbef danno alcuni consigli per risparmiare sull’acquisto del corredo:

  1. Non inseguite le mode. In questi giorni tutte le televisioni stanno bombardando i vostri figli con pubblicità mirate agli acquisti necessari per la scuola. Allontanateli dalla TV e non fatevi condizionare dal mercato pubblicitario. Non inseguendo le mode, per il corredo potreste spendere fino al 40% in meno, acquistando prodotti di identica qualità. Basta non comprare gli articoli legati ai personaggi dei cartoni animati o bambole famose.
  2. Supermercato? Si, ma con la lista di quello che serve! Nei supermercati si può arrivare a risparmiare fino al 30% rispetto alla cartolibreria. Il rischio connesso ai grandi punti vendita, però, è di dissipare tutto il risparmio acquistando anche quello che non serve. Andate, quindi, con la lista dettagliata della spesa e obbligatevi a rispettarla. Se decidete di acquistare quello che vi serve, osservando i prodotti esposti mentre girate tra le corsie, sarete in balia del supermercato. In questo periodo alcune catene di supermercati vendono i prodotti scolastici addirittura a prezzi stracciati: sono i cosiddetti prodotti "civetta". Vengono venduti beni addirittura sottocosto, contando sul fatto che comunque finirete per acquistare anche tutto il resto. Approfittatene! Ma è una ragione in più per rispettare la lista fatta razionalmente a casa. Nei supermercati, infine, è più difficile avere consigli sulla bontà della merce rispetto alla cartoleria tradizionale, consigliabile per gli acquisti più tecnici (compassi…..).
  3. Rinviate gli acquisti. Abbiamo la pessima abitudine di acquistare subito tutto quello che servirà nel corso dell’anno. Le scorte di quaderni e penne si possono anche comprare in un momento successivo. Spesso, aspettando, si risparmia.
  4. Aspettate i professori. Per le cose più tecniche (dal compasso ai dizionari), poi, è bene attendere le disposizioni dei professori, onde evitare acquisti superflui o carenti.
  5. Offerte promozionali e kit a prezzo fisso. Ben vengano! Possono essere convenienti. Se non sono frutto di un accordo con le associazioni di consumatori, che fanno da garante, confrontate comunque i prezzi e controllate la qualità del prodotto, specie per lo zaino (per il quale sconsigliamo in ogni caso l’acquisto, dando la preferenza al trolley).
     
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