Caro Codacons, ma come vi è saltato in mente di denunciare Corto Maltese perché fuma?!
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fonte:
- Il Dubbio
Cari signori del Codacons, ma che cosa vi è mai venuto in mente, di denunciare Corto Maltese, perché fuma sigarette? Leggo che per voi Corto è “colpevole” di un subliminale invito al fumo. Sulle prime viene da ridere. Ma no, c’ è poco da ridere. La cosa è seria; perché lascia intendere assai più di quello che si dice e annuncia. Nel vostro sito si può leggere: «Ebbene, sì: Corto Maltese fuma». Ma al Codacons questo dettaglio della virtuale vita privata dell’ avventuroso eroe dei fumetti è parso inaccettabile. Tanto che l’ associazione dei consumatori ha ritenuto di denunciare all’ Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, all’ Autorità per le garanzie nelle telecomunicazioni e alla Procura della Repubblica di Roma la nuova storia inedita di Corto Maltese, intitolata Equatoria, in regalo con il quotidiano La Repubblica e in cui il protagonista è raffigurato spesso con la sigaretta tra le labbra. Il Codacons interviene contro quello che potrebbe rappresentare «un invito subliminale a fumare» : un messaggio scorretto, ineducativo, fuorviante e pericolosissimo, soprattutto per i giovani lettori, per il continuo e ripetuto lasciarsi andare, da parte del personaggio del popolare fumetto, al vizio del fumo. In realtà, come ben sa chiunque abbia letto anche un suo solo episodio, Corto Maltese è sempre stato rappresentato con la sigaretta in bocca. Rimane il fatto che il fumo è un killer niente affatto virtuale: ogni anno infatti miete solo in Italia 70mila vittime. Da qui la decisione del Codacons di impegnarsi in quella che ha definito «una campagna di civiltà». Urca! « messaggio scorretto» ; non solo: «ineducativo» ; non basta: «fuorviante», perfino «pericolosissimo» Nientemeno che «per i giovani lettori per il continuo e ripetuto lasciarsi andare, da parte del personaggio del popolare fumetto, al vizio del fumo». Giusto per averne informazione: chi vi ha fatto credere che siete voi quelli che devono e possono decidere sulla correttezza o scorrettezza dei “messaggi”; che siete voi a stabilire cosa sia o non sia “educativo” e fuorviante”? Sarà la mia inguaribile formazio- ne di radicale, liberale, libertario: ma né voi né altri hanno la potestà di stabilire cosa sia, per me, corretto, educativo, fuorviante. Mi immagino, per dire, Marco Pannella e Leonardo Sciascia le sonore risate che si sarebbero fatti, alla vostra sparata Ma per seguire il vostro ( si fa per dire) ragionamento: come la mettiamo con Tex? Il personaggio creato da Gianluigi Bonelli e Aurelio “Galep” Galeppini fuma più di una ciminiera a pieno ritmo; fumano Kit Carson, e anche il figlio Kit ci dà sotto. E tutti, non solo sigarette, ma sigari, pipa, e tracannano whisky e tequila e birra a più non posso. L’ unico salutista, dalle parti della Bonelli editore è Dylan Dog, vegetariano, ex alcolista e per questo beve thè e acqua, stop. Nei prossimi giorni sarà presentato un esposto- denuncia anche per i film western? Perché lì fumano tutti: John Wayne, Kirk Douglas, Gary Cooper, James Stewart, Robert Mitchum, Clint Eastwood Attenzione che Gian Maria Volonté nel film di Sergio Leone fuma addirittura spinelli Accidenti, e Casablanca con Bogart e la Bergman, lo possiamo vedere ancora una volta, prima che se ne chieda il sequestro? Non parliamo di Jean Gabin e dei classici francesi. Vietati? Il sigaro lo strappiamo di bocca anche a don Camillo-Fernandel? Sembra d’ essere tornati nel 1950, quando un paio di deputati democristiani propongono un disegno di legge per istituire la censura preventiva sulle pubblicazioni a fumetti. Quel disegno di legge, presentato a più riprese, non viene mai approvato, ma convince gli autori e gli editori di fumetti ad applicare una sorta di autocensura. Ecco che per evitare problemi gli autori di Tex non fanno più vedere la bionda cattiva con seno in vista, e la rivestono di più corretta ed educativa, meno fuorviante maglia copri- tutto. Ecco che per evitare problemi, le giovani squaw, nelle ristampe non indossano più gonnellini a metà coscia, e sono vestite di lunghe, corrette ed educative palandrane. Sembra di essere tornati al 1951, quando su Rinascita, Nilde Iotti si scaglia contro i fumetti, li considera decadenti, fonte di corruzione e malcostume giovanile: «La gioventù che si nutre di fumetti è una gioventù che non legge e questa assenza di lettura nel senso proprio della parola non è l’ ultima tra le cause di irrequietezza, di scarsa riflessività, di deficiente contatto col mondo circostante e quindi di tendenza alla violenza». Un caso clamoroso riguarda il mago Mandrake e il suo assistente, il gigantesco Lotar. In un’ avventura pubblicata negli Stati Uniti nel 1934 il Mandrake, Lotar e altri personaggi escono da una cripta. Nella serie di vignette per l’ Italia si guardano smarriti, hanno la faccia terrorizzata, ma non si capisce perché. Nella vignetta non c’ è nulla di strano. Bisogna attendere sessant’ anni e la ristampa con le “vere” vignette, per risolvere il mistero: nelle tavole originali il gruppo si trova in un piazzale ricoperto di scheletri, ed è quello che terrorizza. Nella versione italiana gli scheletri vengono purgati. Evidentemente li si riteneva scorretti e diseducativi. Sapete: qualche incidente è accaduto anche dalle parti di Paperopoli. Prima versione di una vignetta, zio Paperone si rivolge a Paperino: «Sei incapace di derubare un paralitico sordomuto e cieco!». No, non va bene, è una frase scorretta, magari qualcuno si risente. Seconda versione: «Sei incapace di derubare a un cagnetto randagio anche solo il suo osso!». No, non va bene, anche questa frase non è educativa. Terza versione: «Sei incapace di rubare una noce persino a uno scoiattolino!». Questa per ora non ha sollevato questioni. La chiudo qui: non sono un fumatore, ma voi del Codacons mi avete fatto venire voglia di fumare una “paglia”; ora vado a raggiungere Corto, Tex, Bogart e John Wayne e chi non fuma con noi, peste lo colga!
valter vecellio
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