Carife. Il Codacons vuole la testa del governatore di Bankitalia
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- Estense
Ancora Bankitalia nel mirino del Codacons che questa volta chiede la testa del suo presidente, Ignazio Visco.
L’associazione dei consumatori, che ha partecipato martedì mattina al sit-in davanti Palazzo Koch a Roma, ha infatti predisposto un ulteriore esposto che sarà depositato oggi alle procure della Repubblica di Roma, Arezzo, Ferrara, Ancona e Chieti, dove si chiede di disporre la sospensione dall’ufficio per il governatore della Banca d’Italia.
La richiesta – spiega l’associazione – si basa sull’art. 289 del Codice di Procedura Penale, che consente al giudice di disporre l’interdizione dall’esercizio di un pubblico ufficio, ed è motivata “dall’ostinata quanto abnorme difesa che il governatore ha fatto dell’operato dei vertici dell’istituto relativamente al caso di Banca Marche, Banca Etruria, Carife e Carichieti”.
“L’atteggiamento di Bankitalia e del suo governatore – afferma ancora il Codacons – appare grave, sia per le omissioni dell’organo di vigilanza su cui indaga la procura di Roma a seguito di un apposito esposto presentato dal Codacons, sia per i rischi futuri per i risparmiatori italiani, che in caso di analoghi comportamenti potrebbero non godere della necessaria tutela. Per tale motivo e a difesa dei piccoli investitori abbiamo chiesto a cinque procure della Repubblica di valutare la sospensione dall’incarico per il governatore Visco”.
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