22 Marzo 2019

Carichieti poteva essere salvata «Ora i risarcimenti»

amarezza in città dopo la sentenza della corte europea su tercas che riscrive la sorte delle quattro banche fallite
LA CASSA PERDUTA Carichieti si sarebbe potuta salvare, esattamente come avrebbero potuto avere un destino migliore Banca Etruria, Cassa di Risparmio di Ferrara e Banca Marche. Sembra il risultato dell’ equazione che viene fuori dalla sentenza del Tribunale Ue che accogliendo il ricorso dell’ Italia e della Banca Popolare di Bari, sostenuto dalla Banca d’ Italia, ha stabilito che i fondi concessi nel 2014 dal Fondo interbancario per il salvataggio di Banca Tercas, non rappresentavano un aiuto di Stato. Il Tribunale ha così annullato la decisione della Commissione europea. «Una pronuncia che oggi chiaramente ci fa masticare amaro – dice il sindaco Umberto Di Primio -. Perché se ci fosse stato un governo più determinato, pronto a sostenere il credito locale come era nel caso di Carichieti, forse oggi non staremmo a parlare di una banca non più esistente. È evidente, però, il problema della banca non era solo collegato alla necessità di aiuto, ma era anche purtroppo determinato dalla mancanza di una governance in grado di sostenere l’ istituito. I problemi sono nati lì dentro: quindi forse avremmo avuto sì l’ aiuto, ma avremmo avuto lo stesso tipo di fine considerato come andavano le cose, e considerato soprattutto le osservazioni della Banca d’ Italia». GLI AZIONISTI Vittorio Ruggeri, avvocato e vice coordinatore del Codacons Abruzzo, ha assistito numerosi obbligazionisti subordinati Carichieti. E sottolinea: «Carichieti non solo poteva essere salvata, ma non doveva neppure entrare nel novero delle banche che hanno subito il bail in. Oggi l’ auspicio è che si passi dalle promesse ai fatti e che tutti coloro che hanno investito in Carichieti si vedano ristorati dei risparmi che hanno perso. Per quanto ci riguarda coloro che anno scelto l’ indennizzo forfetario, tutti hanno ripreso l’ 80%. Mentre per quanti hanno fatto ricorso all’ arbitrato all’ Anac alcune decisioni sono favorevoli e altre contrarie: non riusciamo a capire come Anac possa respingere richieste legittime dei risparmiatori. In ogni caso faremo appello al Mef». «Bloccando l’ intervento del Fitd a favore di Tercas, e di conseguenza impedendo anche il salvataggio di Etruria, Banca Marche, Carife e Carichieti, la Commissione europea ha tradito non solo i risparmiatori, i lavoratori delle banche coinvolte e le economie locali, ma anche quello stesso principio di sussidiarietà che è alla base della carta comunitaria – è il duro commento del segretario generale di First Cisl, Riccardo Colombani -. E evidente che ci aspettiamo che chi si è reso protagonista di quelle scelte nefaste tragga le necessarie conseguenze anche sul piano risarcitorio a ristorno della clientela tradita, nonché dei lavoratori che hanno dovuto cessare l’ attività e di quelli immotivatamente chiamati in giudizio». Alfredo D’ Alessandro © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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