20 Maggio 2019

Carenze farmaci, Codacons fa esposto a Ministero, Procura e Aifa: mancano salvavita

 

Carenza di farmaci, le associazioni dei consumatori si riuniscono per presentare un esposto alle istituzioni in merito alla pericolosa mancanza di medicinali salvavita
Il farmaco Sinemet, a base di carbidopa e levodopa e utilizzato per il trattamento della sintomatologia connessa al parkinson, e la Capecitabina, antitumorale particolarmente sfruttato per le forme neoplasiche a carico dell’apparato digerente, risulterebbero al momento irreperibili nelle farmacie italiane, con evidenti conseguenze negative per i pazienti. Questa la denuncia mossa dalla nuova organizzazione “Intesa 4.0”, nata dalla riunione delle associazioni dei consumatori Codacons, Articolo32, Adusbef e Asso-consum, unitesi per presentare un esposto alla Procura della Repubblica di Roma, all’Aifa e al Ministero della Salute in merito alla carenza nelle farmacie italiane di medicinali salvavita.
Mentre il Sinemet è un farmaco utilizzato nella terapia della sintomatologia connessa al parkinson, come l’irrigidimento dei muscoli, il tremore e le perdite di equilibrio, la Capecitabina è un antitumorale sfruttato nell’ambito del carcinoma al colon, del carcinoma del colon-retto metastasico, del carcinoma gastrico e del carcinoma alla mammella.
Due farmaci, dunque, la cui carenza può comportare pericoli e rischi per i pazienti. Con una determinazione dello scorso marzo l’Aifa aveva già autorizzato l’importazione di Capecitabina dall’estero, mentre per il Sinemet l’agenzia ha recentemente notificato il possibile verificarsi di “temporanee carenze”, anche a causa di “una corsa all’approvvigionamento del farmaco” dovuta a una prima fase di carenza dettata da ritardi del produttore.
Come si legge nel comunicato diffuso dal Codacons, “la permanente incapacità di reperire tali importanti medicinali mette in grave pericolo la salute e l’incolumità dei pazienti che necessitano della loro somministrazione. Per tale motivo è stato presentato un esposto ad Aifa e al Ministero della Salute in cui si chiede di attivarsi affinché si verifichino le ragioni a monte della mancata disponibilità dei farmaci Sinemet e Capecitabina e si adottino tutte le misure necessarie a garantire in tempi brevi l’approvvigionamento e la diffusione su tutto il territorio di tali medicinali, anche tramite il ricorso allo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare che ha il compito di soddisfare le esigenze sanitarie delle Forze Armate ma anche, in caso di necessità, del Paese. Alla Procura della Repubblica le associazioni chiedono di accertate tutte le eventuali responsabilità di tale situazione e procedere nei confronti di tutti i soggetti ritenuti responsabili per i reati che saranno eventualmente riscontrati”.

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