19 Novembre 2015

Cardiologia, quattro le parti civili Pronto il ricorso della prof Modena

Cardiologia, quattro le parti civili Pronto il ricorso della prof Modena

IL POLICLINICO (nella foto il direttore generale Ivan Trenti), insieme a Regione, Fondazione San Raffaele di Milano e l’ associazione Amici del Cuore sono parti civili nel processo Cardiologia. A deciderlo sono stati ieri i giudici, nel corso dell’ udienza andata in scena in tribunale. A causa della mancanza di alcuni atti, l’ udienza è stata poi rinviata al prossimo 27 gennaio. È stata scritta quindi un’ altra pagina sulla maxi inchiesta che conta ben quaranta imputati tra medici, tecnici e rappresentanti legali di case biomedicali produttrici di stent e apparecchiature. Le parti civili erano state designate dal giudice Andrea Romito nel corso della lunga udienza preliminare e ieri sono state ammesse. Rinnovata anche la citazione a cinque società straniere, alle quali mancavano i testi dell’ imputazione tradotti in lingua straniera. Nel corso della costituzione delle parti, qualche obiezione era stata sollevata dai legali delle parti in merito alla posizione della Fondazione San Raffaele di Milano, coinvolta nel processo per una delle sperimentazioni. LA FONDAZIONE, con la quale lavoravano l’ emodinamista Giuseppe Sangiorgi e altri medici coinvolti nell’ inchiesta, è stata infatti autorizzata sia dal commissario giudiziale che dal giudice fallimentare del tribunale di Milano a partecipare al processo modenese come parte civile. Nel corso dell’ udienza preliminare, erano state citate come parti offese anche Codacons e Università, ma entrambe non sono state poi ammesse. Il giudice aveva respinto anche le richieste di tre ex pazienti, dell’ Ausl e del comitato etico provinciale. Parallelamente va avanti l’ iter giudiziario della professoressa Maria Grazia Modena. Infatti, dopo aver valutato le motivazioni legate alla condanna a quattro anni in primo grado della cardiologa, i legali della stessa hanno annunciato il ricorso in appello. Ricorso durante il quale gli avvocati Jovino e Stortoni cercheranno di dimostrare l’ estraneità della Modena ai reati contestati; in particolare a quello di truffa, pur non avendo, come sottolineato dai giudici stessi, incassato alcun denaro. PROPRIO in questi giorni i legali stanno lavorando al documento, che sarà depositato nei prossimi giorni. L’ appello riprende i sei capi di imputazione contestati dai giudici alla cardiologa. I legali sollevano obiezioni in primis sul reato di associazione per delinquere; così come insieme l’ ipotesi di truffa, corruzione e abusi d’ ufficio che riguardano gli assegni di ricerca, oltre a due falsi. In sostanza la sussistenza dei reati stessi; così come il ruolo della Modena, poichè, secondo gli avvocati, non vi sarebbero elementi essenziali per procedere ad una condanna. La contestazione riguarda quindi sia il piano giuridico, sia il piano ‘umano’, ovvero legato al comportamento dentro e fuori dal reparto della professoressa. Valentina Reggiani.

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