Cardiologia, le motivazioni sulle parti civili: «Posizione del Codacons troppo generica»
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fonte:
- Il Resto del Carlino
di FRANCESCO VECCHI UN’ ORDINANZA giudicata dalle parti interessate decisamente dettagliata e ben fatta. Il giudice Andrea Romito ha insomma analizzato nel dettaglio le ammissioni e le esclusioni alle parti civili nel maxi processo di Cardiologia. Motivazioni che sono l’ ultimo passaggio, prima che, il prossimo 16 settembre, l’ udienza preliminare entri effettivamente nel merito, decidendo chi tra i 34 imputati sarà rinviato a giudizio e con quali acccuse. Oltre ai legali rappresentanti delle aziende biomedicali ci sono come noto, i presunti ?camici sporchi’, l’ ex primario del reparto del Policlinico Maria Grazia Modena e l’ emodinamista Giuseppe Sangiorgi in primis. Gli enti che avevano chiesto la costituzione a parte lesa erano, come altrettanto noto, nove in tutto. Quelli ammessi sono Policlinico, Regione, ospedale san Raffaele di Milano e l’ associazione Amici del cuore. Vediamo i motivi che hanno portato all’ ammissione e all’ eslcusione di chi chiedeva dei risarcimenti danni per quanto sarebbe avvenuto con le presunte sperimentazioni fasulle sui pazienti tra il 2009 e i primi mesi del 2011 al Policlinico. Partiamo dal Codacons, l’ associazione che a lungo ha dato battaglia sul caso Cardiologia, portando all’ attenzione della procura dossier su ipotesi di casi di malasanità legati a presunti stent difettosi o mai testati. Se nell’ ordinanza c’ è davvero tanto di giuridico con riferimenti a sentenze della Cassazione, il succo del discorso per il Codacons è che il riferimento della tutela dei diritti del cittadino «non è sufficiente, ed è troppo generico». Seguendo la tutela del cittadino, difatti, rientrerebbe praticamente qualsiasi cosa. Esattamente il contrario rispetto alla decisione presa per gli ?Amici del cuore’, altra associazione questa volta accolta tra le parti civili perché focalizzata su un ambito specifico e inerente a quello in esame: la cardiologia appunto. Romito ricorda nell’ ordinanza come l’ associazione nasca sul territorio interessandosi proprio degli aggiornamenti tecnologici, e non solo, di questo ambito della medicina. I cittadini che avevano chiesto di essere ammessi perché choccati dall’ esplosione dello scandalo, dopo essere stati operati nel reparto e nel periodo sotto la lente della magistratura, sono stati ?stoppati’ perché non risulta che siano stati sottoposti alle ipotizzate sperimentazioni fasulle e non c’ è alcun nesso tra lo stato psico-fisico dei pazienti e i reati che vengono contestati. La conferenza socio sanitaria (una quarantina di Comuni, più Regione e Provincia) è stata esclusa perché «priva di una soggettività autonoma». Discorso simile a quello che viene fatto per il comitato etico, quello che approvava le sperimentazioni ufficiali eseguite al Policlinico: «C’ è una carenza di soggettività». L’ Ausl resta fuori dalle parti civili perché i fatti ipotizzati nell’ inchiesta non avrebbero causato danni patrimoniali alla stessa. Se, infine, per la costituzione a parte civile di Policlinico e Regione, c’ è poco da dire, per l’ ospedale San Raffaele, quarto ente presente, va specificato che la sua costituzione è contro solo parte degli imputati, essendo stato coinvolto in una sola sperimentazione sospetta.
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