in un anno vola il carrello della spesa a gennaio: i prezzi dei prodotti acquistati più spesso segnano un +4,2%, una “stangata da 613 euro a famiglia”.
Il carrello della spesa di gennaio resta “costosissimo”, tanto per dirla con le parole della Confederazione italiana agricoltori. Se infatti l’ indice generale dell’ inflazione segna un +3,2% rispetto a gennaio dell’ anno scorso, i prodotti che vengono acquistati più spesso dagli italiani sono anche quelli che costano sempre di più: +4,2% rispetto allo stesso mese del 2011, +4,3% rispetto a dicembre. Tradotto nei termini del Codacons, più vicini a quelli dei consumatori, in pratica si tratta di una “stangata, per una famiglia di tre persone, di 567 euro all’ anno, per una di quattro persone, un rincaro di 613 euro all’ anno”. Soldi, questi, afferma l’ associazione dei consumatori, “che certamente non arriveranno in più in busta paga o nelle pensioni non indicizzate e che determineranno un ulteriore aggravamento della capacità di spesa delle famiglie italiane, oramai non più sull’ orlo del burrone, ma precipitate dentro”. Pasta e pane “d’ oro” A rincarare sono proprio i prodotti che vengono acquistati di più. A partire dal caffè (+16,5%) e dallo zucchero (+15,9%). Ad aumentare è anche il pane (+2,9%) e la pasta (+2,1%), ma il dato preoccupante per la Coldiretti, è l’ incremento del prezzo del gasolio per autotrasporto (+25,2%) e della benzina (17,4%), che rischiano di determinare un effetto valanga sulla spesa in un Paese in cui l’ 88% dei trasporti avviene su gomma. Un pasto, infatti, percorre in media quasi 2000 chilometri prima di arrivare sulle tavole. Gli unici cibi che non sono rincarati sono la frutta fresca (-2%) e le verdure (-8,7%). E a gennaio non frena la corsa neppure tutto il comparto dell’ energia: l’ energia elettrica sale del 5% su base mensile e dell’ 11,2% su base annua (dal +5,1% di dicembre); il gas naturale aumenta del 3,3% in termini congiunturali e del 16,0% in termini tendenziali (dal +13,2% di dicembre).

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