Caos Tasi, città divise Torino, Genova, Napoli fanno pagare subito Roma e Milano no
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fonte:
- la Repubblica
ROMA . E’ caos sulla Tasi, la nuova tassa sulla casa che sostituisce da quest’ anno l’ Imu. L’ adozione del «doppio binario» per i pagamenti, annunciato lunedì sera dal ministero del Tesoro con una breve nota, ha messo in movimento l’ intero fronte dei sindaci che hanno convocato consigli comunali straordinari, nonostante l’ avvicinarsi delle elezioni, per varare la tassa, evitare lo slittamento e incassare gli acconti di giugno. Per i contribuenti si profila per i prossimi mesi una matassa fiscale difficile da dipanare. La nuova normativa, che dovrebbe essere varata venerdì dal consiglio dei ministri, divide infatti i Comuni e i contribuenti in due fasce: nei Municipi dove le delibere con le nuove aliquote della Tasi saranno approvate e pubblicate entro il 23 maggio si pagherà il 16 giugno (ad oggi sono circa 500 Comuni); mentre nei restanti 7.500 Municipi dove non si rispetterà il termine ci sarà tempo fino a luglio per approvazione e pubblicazione e il pagamento slitterà a settembre (forse il 16 del mese ma c’ è chi dice che forse il rinvio potrebbe arrivare fino ad ottobre). Alla notizia della proroga decisa dal governo i Comuni si sono messi in movimento in una corsa contro il tempo per far approvare le delibere-Tasi dai consigli comunali, convocati in seduta straordinaria (vista l’ imminenza delle lezioni i consigli sono tecnicamente «sciolti»). Torino ha deciso nei giorni scorsi, Genova e Alessandria, ad esempio, hanno dato il via libera ieri, pronti a farlo anche Venezia, Gorizia, Taranto, Parma, Palermo e Napoli (il consiglio è convocato per oggi). Segnale di una certa fretta da parte dei sindaci, che non vogliono perdere l’ occasione per incassare buona parte della Tasi già dal 16 giugno, anche il comportamento dei comuni veneti: da venerdì a ieri, secondo una rilevazione della Uil servizio politiche territoriali, circa 40 piccoli centri hanno deliberato e pubbli- cato le aliquote, mentre in Campania cinque comuni si sono aggiunti alla lista di coloro che chiederanno il pagamento fin da giugno. La linea scelta e annunciata nelle ultime ore da Milano e Roma è invece quella di far slittare il pagamento a settembre approfittando del rinvio: nella Capitale, dove la giunta aveva già deliberato, si deciderà con un consiglio convocato subito dopo le elezioni europee; anche nel capoluogo Lombardo, sebbene si sia già deliberato in giunta e l’ assessore al Bilancio Francesca Balzani avesse parlato nei giorni scorsi di approvazione a «tempo di record» da parte della giunta della delibera Tasi, non c’ è intenzione di stringere i tempi e portare avanti la procedura entro il 23 maggio. Nel marasma dell’ ultima ora arrivano altri ripensamenti e retromarce: il Comune di Ravenna che aveva regolarmente fatto in tempo a varare e pubblicare la delibera per far pagare a giugno, ieri ha convocato in tutta fretta il consiglio e ha approfittato per concedere lo slittamento a settembre. Per i contribuenti la questione si complica e le scadenze diventano un vero e proprio reticolo. La questione del doppio binario ha già fatto levare critiche da Federconsumatori e Adusbef che chiedono il rinvio per tutti i Comuni e parlano di «beffa», mentre il Codacons dice che la diversificazione dei pagamenti crea disparità e viola la Costituzione. Protestano Confcommercio e Unimpresa. Il trattamento diversificato riguarda anche i possessori di una seconda casa o di altri immobili. Sulla seconda casa infatti si continua a pagare l’ Imu (che insieme alla Tasi non deve superare il tetto dell’ 11,4 per mille). Siccome l’ Imu non slitta dovranno pagare il 16 giugno il 50 per cento: mentre per la Tasi dovranno prestare occhio a quanto deciso dal Comune. Tutto ciò mentre è ancora incerto se la Tasi sarà più onerosa dell’ Imu sulla prima casa pagata nel 2012. Secondo lo studio dei servizi Uil in una decina di Comuni già si pagherà di più: ad esempio a Mantova, Siracusa e Pistoia mentre a Ferrara risulta che non ci saranno aggravi. Resta il fatto che con la Tasi bisognerà tenere d’ occhio anche su quale categoria sarà caricata l’ addizionale dello 0, 8 per mille e come funzioneranno le detrazioni. Non sarà un cammino facile e lo stesso sottosegretario all’ Economia Enrico Zanetti, che aveva proposto una proroga generalizzata, ieri ha invitato Renzi «ad archiviare al più presto il pasticcio Tasi-Imu». La questione Tasi non ha messo in secondo piano il bonus-Irpef. Ieri Renzi ha rilanciato l’ idea di assegnarlo anche ai pensionati nel 2015, mentre la relatrice del provvedimento Guerra (al Senato stanno arrivando gli emendamenti) non ha escluso l’ ipotesi, avanzata dal Ncd, di estendere il bonus alle monoreddito con tre figli entro un tetto di 31 mila euro. «Il governo sta ragionando per capire se ci sono spazi», ha detto. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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