Caos poste, a Marghera code infinite
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fonte:
- La Nuova Venezia
MARGHERA. Non solo grandi città, anche piccoli centri del Nord caduti nel caos dovuto al collasso dei sistemi informatici di Poste Italiane. Centinaia di persone ancora in fila ieri mattina davanti agli sportelli della filiale principale di Marghera, all’ angolo tra piazzale Concordia e via Tommaseo. I disagi, ormai da quattro giorni, provocano un’ estrema lentezza nello svolgimento delle operazioni telematiche costringendo gli utenti a trascorrere interminabili ore di attesa. Lunedì scorso alcuni anziani, una decina in tutto, esausti e furiosi per aver trascorso invano tre mattinate di fila all’ ufficio postale, si sono recati al circolo Pd di Catene per denunciare il fatto al coordinatore: «Erano infuriati con i cassieri per il grave disservizio – spiega Antonio Cossidente – e non è stato facile farli ragionare. D’ altronde si può capire la rabbia di chi aspetta con ansia il primo giorno del mese per ritirare lo stipendio e pagare le bollette». La piccola delegazione dei «danneggiati» dal servizio postale era per lo più composta da anziani in attesa di ritirare la pensione e da utenti preoccupati di incorrere nella mora per il mancato pagamento delle utenze. Spesso in questi casi è facile che la colpa ricada sugli operatori di cassa, personale delle Poste che non condivide minimamente le responsabilità dell’ azienda, ma che essendo direttamente a contatto con l’ utenza è indubbiamente più esposto alle continue vessazioni. Grazie alla segnalazione di Cossidente, la situazione di Marghera è giunta in poche ore a Roma, all’ attenzione del parlamentare Pd Andrea Martella, che a sua volta, evidenziando la presenza di forti disagi anche nella zona di Marghera, ha presentato un’ interrogazione per conoscere le cause del disservizio e i motivi dell’ assenza di una strategia per una soluzione transitoria, oltre che per chiarire il modo in cui il Ministero intenda agire per scongiurare il ripetersi di una situazione simile. Dal presidente del Codacons, Carlo Rienzi, l’ invito a promuovere un’ azione collettiva a titolo risarcitorio attraverso la sottoscrizione di un modulo apposito scaricabile dal sito www.codacons.it in attesa che giovedì si apra un tavolo di conciliazione. E a Favaro ieri l’ ufficio postale del centro La Piazza ha chiuso, invitando gli utenti ad andare a Mestre o proprio a Marghera. Ieri pomeriggio c’ era una lunga coda di almeno una trentina di persone, che attendevano fuori dalla porta che l’ ufficio aprisse. Ad un certo punto è spuntato un biglietto che informava che per motivi di ordine tecnico l’ ufficio restava chiuso. Che fare? Rivolgersi a Mestre o Marghera spiegava l’ avviso. «Praticamente una beffa – lamenta G.R. – perché lì son messi male tanto quanto a Favaro, che facciamo, andiamo ad aggiungere coda a coda?». © RIPRODUZIONE RISERVATA.
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