Caos alle Poste Scatta il tavolo di conciliazione
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fonte:
- La Stampa
Utenti in attesa davanti agli sportelli dell’ ufficio postale di via Ribitel, ad Aosta Pensionati sfiniti dalle code, dipendenti degli uffici stressati, cittadini imbestialiti. Un quadro che in questi giorni accomuna 62 uffici postali valdostani su 69. Per tutti il problema è lo stesso: il sistema operativo è in tilt e il giorno della svolta, atteso per ieri come annunciato da Poste italiane, non c’ è stato. «Il sistema qui non va ha spiegato ieri una dipendente dell’ ufficio postale di Sarre -. Consigliamo ai cittadini che devono pagare bollette in scadenza di andare ad Aosta, all’ ufficio centrale di piazza Narbonne o in quello di SaintMartin de Corléans oppure a Villeneuve». Il black out del sistema informatico riguarda, come ha spiegato la direzione di Poste italiane di Piemonte e Valle d’ Aosta, «solo quegli uffici che hanno adottato la nuova piattaforma che ha avuto dei problemi tecnici dei sistemi Ibm e Hp». C’ è di buono che in Valle tutti gli uffici del capoluogo (Aosta Ribitel, Aosta 2 e Aosta 3) viaggiano con il vecchio sistema informatico e quindi hanno lavorato regolarmente, così come gli uffici di Roisan, Villeneuve, Valsavaranche e Saint-Christophe. In tutti gli altri, da cinque giorni, il disservizio ha paralizzato l’ operatività degli sportelli e centinaia di utenti non hanno potuto inviare lettere, pagare bollette, ma soprattutto ritirare la pensione, nonostante le estenuanti ore di attesa. Di fronte all’ evidente situazione critica, le associazioni dei consumatori (Adiconsum, Adoc, Adusbef-Federconsumatori e Codacons) hanno chiesto e ottenuto l’ apertura di un tavolo di conciliazione per risarcire chi ha subito danni documentabili. E’ una procedura prevista dalla legge che consente di mettere d’ accordo, in tempi rapidi e in modo diretto, i consumatori che presentano un reclamo con le aziende imputate del disservizio. «Chiederemo una cifra forfettaria per tutti per i disagi generalizzati e una cifra specifica, caso per caso, qualora sia documentabile un danno certo – ha spiegato il presidente della Federconsumatori valdostana Bruno Albertinelli -. Invitiamo tutti a venire nella sede dell’ associazione di via Binel per ricevere la dovuta assistenza». Come si può determinare il danno? Per esempio nel caso sia saltato il pagamento di un’ imposta che prevede l’ addebito di una mora, oppure nel caso di contravvenzioni per le quali raddoppia la sanzione per ritardato pagamento o ancora nel caso di bollette sulle quali scattano gli interessi. Quindi gli interessati devono conservare con cura i bollettini scaduti. «Vogliamo chiedere una somma forfettaria e una cifra specifica caso per caso»
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