Cantierefermo, pressing su Anas
- fonte:
- La prealpina
ARONA – I lavori sulla statale del Sempione, al confine con Meina – dove la strada ha avuto un cedimento a fine settembre, per poi restare chiusa un paio di mesi ed essere riaperta a senso unico alternato a fine anno – dovevano iniziare ai primi giorni di aprile, ma finora si vedono solo le code degli automobilisti. Degli operai nessuna traccia. Il Comune di Arona ha inviato una nota ad Anas sollecitando l’avvio del cantiere e ieri il sindaco Federico Monti ha annunciato: «Tra una settimana arriveranno i tecnici dell’Anas e dovrebbero partire le prime opere». Dall’ente strade, però, non viene fornita alcuna data certa, dopo le modifiche del progetto che prevedeva solo il ripristino del muro a lago e ora invece anche la creazione di un marciapiede. «Anas sta sviluppando nuovamente il progetto di intervento – recita una nota – sulla base del preliminare architettonico che è stato sottoposto in precedenza al parere paesaggistico di Comune e Soprintendenza». Insomma, la situazione è ancora in evoluzione e i tempi per assistere all’inizio dei lavori, che dureranno non meno di quattro mesi, sembrano allungarsi. Mauro Marchisio, responsabile dell’Ufficio tecnico, replica all’esposto del Codacons, consegnato in municipio: «Doveva essere indirizzato ad Anas. Comunque escludo che in questa situazione ci siano ulteriori pericoli di crolli della strada». Sembra un’incognita anche la sorte della spiaggia delle Rocchette (posta proprio sotto la statale 33), benché il sindaco abbia assicurato che sarà aperta da giugno. Intanto, Anas comunica che, dal 10 maggio, una serie di importanti strade passeranno dalla competenza delle Province, sempre a corto di liquidità, a quella dell’ente statale. In Piemonte si tratta di oltre 1.000 chilometri di strade che andranno ad aggiungersi ai 700 chilometri attualmente già in gestione da Anas. «Di questi – specifica Anas – 161 chilometri rientrano nell’ambito della Provincia di Novara e 70 nella zona del Vco». Nella Provincia Azzurra si tratta di arterie sempre alle prese con problemi, come quella della Valle Anzasca, la Cannobina, la 229 tra Pettenasco e Gravellona e il tratto Feriolo- Nel Novarese, tra le altre, la 142 del Biellese per 18 chilometri, da Arona a Borgomanero e da qui fino a Romagnano, 49 chilometri della 229 del Lago d’Orta da Novara a Borgomanero per giungere al confine con la Provincia del Vco, compresa la variante della circonvallazione di Borgomanero. Soddisfatto Federico Binatti, presidente della Provincia di Novara: «Finalmente abbiamo raggiunto un obiettivo che ritenevamo prioritario, in quanto numerose opere manutentive e di rifacimento avrebbero richiesto da parte della Provincia risorse finanziarie troppo ingenti. Il passaggio ad Anas ci permetterà ora di avere un più ampio margine finanziario per la realizzazione di interventi che interesseranno la rete viaria che resta di nostra competenza». Maurizio Robberto
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