4 Marzo 2009

Cani, mini-guinzaglio da un metro e mezzo. Padroni in rivolta

Le nuove regole In strada o nei parchi, da aprile a spasso sempre con il laccio. Niente museruola, ma sarà obbligatorio averla con sé

 ROMA  Cambierà la vita canina la nuova ordinanza anti aggressioni del sottosegretario al Welfare, Francesca Martini, in vigore dal prossimo aprile. Tra le novità, l’uso di guinzaglio obbligatorio nelle aree urbane, non solo per la strada ma anche nei parchi dove non sia permesso il libero scorrazzare. Il laccio non dovrà superare il metro e mezzo di lunghezza, misura stabilita dai veterinari che hanno lavorato sul provvedimento come la più idonea per garantire il pieno controllo dell’animale. I modelli estendibili dovranno dunque essere bloccati in modo da evitare un più ampio raggio d’azione. L’obiettivo è la prevenzione del rischio di attacchi all’uomo e di zuffe tra quadrupedi. Non è obbligatoria la museruola, ma il proprietario dovrà averla con sé. Patentino per chi possiede cani di indole poco tranquilla. Confermata l’abolizione della lista nera. Dure sanzioni ai trasgressori. «Per la prima volta viene stabilita la responsabilità dei proprietari o di chi accudisce i cani temporaneamente. I metodi usati precedentemente non avevano fondamento scientifico », dice la Martini. Favorevole al nuovo corso Pasqualino Santori, veterinario, bioeticista. Che però pone al primo posto l’impegno dei padroni: «Dal punto di vista etologico la passeggiata è gratificante e dunque non bisogna essere distratti. Per il cane uscire con noi è un premio dopo una giornata noiosa, a casa. E se si accorge che pensiamo ad altro si sente trascurato ed è portato ad azzannare con più facilità». Le restrizioni sul guinzaglio non convincono il regista Enrico Vanzina, proprietario del bassotto Dennis: «Bene l’ordinanza se serve ad evitare i delitti che ho visto consumarsi a Villa Borghese. Piccoli maciullati dai grossi. Ma chi la farà rispettare? Eppoi il limite della lunghezza è esagerato. Propongo un emendamento. Guinzaglio allungabile oltre il metro e mezzo in caso di attacco, per consentire alla vittima di scappare ». Giampaolo Letta, amministratore delegato di Medusa film, osserva regole da galateo quando esce con i suoi tre cani. Tutti rigorosamente tenuti al fianco, legati: «Ho paura dei cani liberi, temo per i miei, li lascio correre senza freni solo sui campi».  Annuncia un ricorso il Codacons: «Provvedimento contraddittorio, carente di motivazioni». Il ministero diffonderà anche un decalogo indirizzato ai cittadini per intercettare i segnali inquietanti da parte del proprio cane o del cane altrui.

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