Cani, guinzaglio corto per tutti
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fonte:
- Il Sole 24 Ore
Novità in arrivo per i cani e i loro padroni: tra una quindicina di giorni, esattamente mercoledì 28 gennaio – in concomitanza con la scadenza del provvedimento Turco – verrà varata l’«Ordinanza per la tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressione dei cani » che introduce varie novità e, tra l’altro, mette fine alla cosiddetta black list delle razze pericolose. «Le strade percorse fino a oggi si sono rivelate fallimentari – afferma il sottosegretario al Welfare Francesca Martini – Il numero di aggressioni da parte dei cani non è diminuito: spesso si tratta di eventi che accadono in casa o in giardino, coinvolgono non solo le razze della lista ma anche incroci e cani randagi». Secondo gli estensori del nuovo provvedimento, non verrà abbassata l’attenzione verso la sicurezza e saranno inasprite le sanzioni per chi trasgredisce le regole: «Sono i padroni a dover rispondere per i loro animali e se si possiede un cane potenzialmente pericoloso per la sua forza fisica si deve essere in grado di gestirlo – sottolinea il sottosegretario Martini – Per questo motivo stiamo studiando un disegno di legge che preveda, per chi possiede questi cani, corsi di formazione al fine del rilascio di un "patentino", che già esiste in altri Paesi europei». Finora la "lista nera" prevede regole e obblighi diversi in base alla razza dell’animale che si possiede: per quelle ritenute più pericolose, come i pitbull e i rottweiler, sono obbligatori guinzaglio e museruola, oltre a un’assicurazione. L’ordinanza Turco, che segue quelle analoghe dei ministri della Sanità precedenti, vale a dire Girolamo Sirchia e Francesco Storace, è stata emanata nel dicembre del 2006 ed è entrata in vigore l’anno successivo con validità di 12 mesi. Attualmente comprende 17 razze considerate "a rischio aggressività", le stesse per le quali le recenti disposizioni di Trenitalia hanno vietato l’accesso ai treni. Ma tra pochi giorni i diritti e i doveri saranno uguali per tutti i proprietari: «La nuova ordinanza prevede guinzaglio corto per tutti e museruola a disposizione in caso di bisogno – spiega Francesca Martini – Stiamo lavorando con le assicurazioni per dare la possibilità a tutti di stipulare polizze a prezzi adeguati, inoltre vogliamo far funzionare meglio la lista dei cani "morsicatori", che già esiste: gli animali protagonisti di casi di aggressione, anche lieve, saranno segnalati e sottoposti a percorsi di educazione». La Cassazione aveva in parte anticipato l’ordinanza con una sentenza del maggio scorso: anche se la maggior parte dei regolamenti comunali, infatti, impone genericamente l’obbligo di custodia degli animali da parte dei padroni, secondo la Suprema Corte il guinzaglio è l’unico mezzo sicuro per poter tenere sotto controllo il proprio cane. Ma il Codacons vorrebbe più severità: «In Italia ci sono 191 morsicature registrate al giorno, 27mila all’anno – osserva Marco Donzelli, presidente del sodalizio di tutela dei consumatori -Noi chiediamo che la lista dei cani pericolosi non venga abolita, anzi riteniamo opportuno che vengano incluse altre razze come il mastino napoletano e il dobermann». Il nuovo provvedimento dovrebbe comunque fare un po’ più di chiarezza: «Per i cani esclusi dalla black list gli unici riferimenti normativi sono l’ordinanza di polizia veterinaria del 1954 e i singoli regolamenti comunali – dice Carla Rocchi, presidente dell’Enpa (Ente nazionale protezione animali) – I provvedimenti attuali sono inefficaci, ma forse adesso siamo sulla strada giusta, almeno per quello che è emerso dal tavolo dei lavori». Allo stesso tempo il sottosegretario Martini assicura un giro di vite contro l’addestramento teso a esaltare l’aggressività degli animali e interventi mirati contro il randagismo. «La difesa degli animali e la sicurezza possono andare avanti di pari passo – conclude il sottosegretario – è innegabile che spesso i cani sono vittime di illeciti traffici da parte di privati. Nello stesso tempo, con l’apporto dei Nas dei carabinieri, si stanno svolgendo accertamenti sulla gestione di molti canili comunali e sul modo in cui vengono tenuti i cani randagi o abbandonati». Per aiutare i padroni, invece, il ministero ipotizza la defiscalizzazione delle spese veterinarie e di quelle per il cibo. In questo modo, viene fatto notare, si potrebbe oltretutto ottenere il risultato di limitare quei casi di abbandono che derivano più che altro dalle difficoltà economiche dei proprietari.
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