Cancellati treni e autobus pendolari i più penalizzati
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fonte:
- Il Messaggero
La tempesta dei contagi Omicron travolge anche i trasporti. Troppi capotreno, macchinisti e controllori contagiati. Ma anche tra gli autisti di autobus e pullman la situazione è di emergenza. Così salgono a 900 in tutto i treni coinvolti da oggi tra cancellazioni e riprogrammazioni in tutta Italia tra Trenitalia (550 al giorno) e Trenord (350). Un bilancio pesante che tiene conto solo dei treni regionali. Aggiungendo il conto dei convogli ad Alta velocità si può arrivare a sfiorare quota 1.000 Ma il conto è ancora provvisorio. Sono 27 le corse cancellate da Italo. Ancora da definire quelle a carico delle Frecce di Trenitalia, ma potrebbero essere svariate decine, di sicuro una trentina su oltre 230, salvaguardando la regolarità degli Intercity. Anche perché la conta dei certificati medici e delle quarantene che sta stringendo in una tenaglia l’intero sistema produttivo italiano rischia di esplodere nei prossimi giorni. Tanto da far temere il peggio per i pendolari e gli studenti. Per la verità,Trenitalia assicura che i 385 bus sostitutivi attivati per tempo con tanto di riprogrammazione concordata con le Regioni per ridurre a 180 le cancellazioni dei treni regionali garantiranno la regolarità dei trasferimenti proprio di studenti e lavoratori. RISCHIO CAOS Ma il rischio che la ripartenza post-festività natalizie avvenga nel caos anche per imprese e fabbriche che attendono oggi i lavoratori, è davvero alto. Se non altro per l’imprevedibilità del virus. Ecco perché Raffaella Paita, presidente della Commissione Trasporti della Camera, chiede al governo di intervenire con un piano di emergenza.A chiedere garanzie è anche il Codacons: «Un servizio pubblico indispensabile va garantito anche in presenza di una crescita dei contagi e indipendentemente dalla flessione della domanda da parte dei passeggeri». Da parte sua, Assoutenti chiede al commissario straordinario Francesco Figliuolo, al ministro della Salute Roberto Speranza e al premier Mario Draghi, di «intervenire per garantire la continuità dei trasporti pubblici locali, convocando le società ferroviarie, quelle che gestiscono il trasporto pubblico locale e le associazioni dei consumatori, allo scopo di studiare misure urgenti a garanzia degli utenti, disponendo il ricorso ai militari dell’Esercito per sostituire i macchinisti e gli autisti che si sono ammalati o sono in quarantena, in modo da assicurare la continuità del trasporto pubblico locale». Anche perché, ag-giunge, «la situazione che potrebbe peggiorare nei prossimi giorni e determinare la paralisi nella circolazione di treni, autobus, metro e tram con effetti devastanti per il paese e danni iliardi all’economia». Come detto, sono circa 550 le riprogrammazioni giornaliere medie del gruppo Fs fino al 14 gennaio solo per le tratte regionali. La riduzione è pari al 9% delle corse ferroviarie ma scende a un 3% effettivo (si riducono a 180 le tratte soppresse), spiega il gruppo, se consideriamo le 387 autosostituzioni (pullman e bus sostitutivi). Per sabato 15 gennaio, invece, lo stop salirà al 4%. IL SITO DI TRENITALIA E dunque chi si mette in viaggio fa bene a controllare sul sito Trenitalia se il suo treno è coinvolto da cambiamenti. Nel Lazio, per esempio sono previsti 31 treni cancellati e riprogrammati dal 9 al 16 gennaio. Tra le tratte più coinvolte i collegamenti tra Roma Termini e l’Aeroporto di Fiumicino, Roma Tiburtina-Velletri e Velletri-Ciampino, Ladispoli-Cerveteri e Ponte Galeria, Colleferro-Segni-Paliano e Roma Tuscolana e Sulmona-Tiburtina. Ma sale a 124 il numero delle riprogrammazioni nella giornata del 15 gennaio (soprattutto tra Termini e l’Aeroporto di Fiumicino). Poi ci sono gli interventi previsti da Trenord, con la soppressione totale o parziale di circa 350 corse sulle oltre 2.170 programmate (la riduzione diurna è del 12%). Coinvolte la linea Saronno-Milano-Lodi, la Mariano Comense-Milano Passante-Milano Rogoredo, la Saronno-Seregno-Albairate. la Rho-Milano-Como-Chivasso. Quasi dimezzate le corse del Malpensa Express. Allarme anche per le Autolinee Toscane, che gestisce il trasporto pubblico locale nella regione: 632 autisti su 4.000 rimarranno a casa. Preoccupano Firenze, Lucca, Siena e Massa Carrara. Mentre l’Atac di Roma fa sapere che al momento, non sono previste criticità. Roberta Amoruso
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