24 Agosto 2011

Canali Rai di nuovo al buio Codacons prepara i ricorsi

Anche la televisione sente "il caldo". A otto mesi di distanza dal passaggio al digitale terrestre a Pordenone i canali Rai tornano al buio. Intanto il 3 novembre, davanti al giudice di pace, i primi cinque pordenonesi che hanno presentato ricorso contro i disservizi subiti nei primi mesi dallo switch off, tenteranno con il Codacons di ottenere una conciliazione. Lamentele arrivano, seppur per disagi che non si manifestano con continuità («una sera sì e due no»), da Borgomeduna, Vallenoncello, Cappuccini e Porcia. Problemi di antenna? «Abito in un condominio di nuova costruzione dove l’ antenna è stata installata un anno fa – dice una pordenonese che abita a Vallenoncello -, tanto che quando c’ è stato il passaggio a casa non abbiamo avuto alcun problema. Il blackout a intermittenza si è manifestato nelle ultime settimane. «Si vede magari Rai 5 ma non Rai 1,2 e 3 e nemmeno Rai 4» raccontano. Cosa fare? «Segnalazioni su questo tipo di disservizi non ne abbiamo avuto – spiega Nevio Merlino, responsabile Rai News del Friuli Venezia Giulia -, ma è molto importante che gli utenti ci indichino direttamente queste problematiche al numero verde 800111555 in modo che possano partire subito i controlli. Domani (ndr oggi per chi legge) avvieremo le verifiche». Il ripetitore di riferimento per la città è Castaldia. Ma da cosa può dipendere il problema? «D’ estate si registrano interferenze maggiori – spiega Merlino – ci sono canali sulla stessa frequenza che giungono a una potenza maggiore. Bisogna capire se è questo il caso». Diversa la difficoltà di trasmissione in caso di temporali e cattivo tempo. «Dal momento che gran parte della distribuzione avviene via satellite – spiega il tecnico – l’ effetto squadrettato che si verifica in quei casi e che è temporaneo non può essere evitato. Stiamo comunque cercando di allestire tratte via ponte per dare maggiore stabilità al segnale». I disservizi che hanno vissuto i pordenonesi nei primi mesi dopo il passaggio al digitale, sono oggetto di ricorsi nominali che il Codacons ha avviato per ottenere un rimborso (con la conciliazione si possono ottenere fino a 1500 euro di rimborso). «Nulla vieta di avviera nuovi ricorsi su fatti nuovi – spiega il presidente dell’ associazione, l’ avvocato Vitto Claut -, la modalità è la stessa. Basta che le persone si rivolgano a noi e che siano in regola con il canone».

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