Campane a lutto per le Poste
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fonte:
- La Stampa
Rintocchi contro l?orario ridotto allo sportello
PAROLDO.
Le campane della chiesa di Paroldo sabato mattina suoneranno «a martello», come nel caso di una calamità: sarà l?inizio della protesta contro la riduzione dell?orario di apertura dell?ufficio postale, che dal 3 gennaio è passato da 6 a 3 giorni a settimana. I rintocchi continueranno, puntuali, tutti i martedì, giovedì e sabato (giorni di chiusura dello sportello), sempre alle 9, per tutta la Quaresima. Fino a quando Poste Italiane fornirà certezze sul futuro dello sportello.
L?ultimo tentativo di «difendere» l?orario in vigore fino al 31 dicembre è stato fatto dal presidente della Pro loco, Mario Berutti, che, dopo aver scritto un lettera di protesta, è stato convocato dal direttore delle Poste di Alba. Francesco Colombo, però, non ha fornito alcuna assicurazione su un eventuale ripensamento. «Visto che le Poste non hanno risposto – spiega Berutti -, la Pro loco e il Comune, con la piena collaborazione del parroco don Beppe Bongiovanni, hanno stabilito di iniziare una civile, ma ferma protesta. Vogliamo far conoscere a tutti il grave disagio che il provvedimento ha creato a tutti i paroldesi. Il suono delle campane ??a martello?? indica una grave calamità».
La protesta ha già ricevuto l?appoggio di Codacons e Lista Consumatori, che hanno spiegato: «Se non si ritornerà alla riapertura totale degli sportelli, annullando così la decisione presa, la nostra associazione potrebbe rivolgersi alla Procura della Repubblica di Cuneo, per interruzione o turbamento di pubblico servizio».
«È un mese che Poste Italiane – continua Berutti – ha disposto la drastica riduzione dell?apertura del nostro ufficio, creando notevoli disagi alla popolazione, soprattutto agli anziani. Ci sono state dure prese di posizione da parte delle istituzioni, Provincia, Regione e Comunità montana di Ceva. Finora, però, le Poste non solo non hanno recepito le proteste, ma hanno tagliato i servizi ad altri piccoli paesi di Langa».
Domani, alle 21, nella sede della Pro loco, è stato convocato un incontro con la popolazione, per organizzare la protesta. «E? importante – spiega il sindaco,Liliana Muratore – che gli abitanti intervengano numerosi, perché si tratta di mantenere nel futuro servizi essenziali. Siamo seriamente preoccupati per altre possibili decisioni da parte delle Poste».
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