14 Giugno 2016

Calenda attacca Vegas (Consob): noi indipendenti

Calenda attacca Vegas (Consob): noi indipendenti

Il ministro: «Ha fatto errori gravi» Enrico Zanetti aveva preparato la strada. A far cambiare decisamente il clima per la Consob però, ieri, ci ha pensato Carlo Calenda. «Non sta al governo commentare l’ operato di autorità indipendenti, ma degli errori gravi sono stati fatti» nel vigilare sulla vendita ai risparmiatori di obbligazioni bancarie a più alto rischio, ha detto il ministro dello Sviluppo economico a Radio24. Pur non avendo chiesto esplicitamente le dimissioni (come invece fatto la settimana scorsa da Zanetti), non c’ è dubbio che la posizione di Giuseppe Vegas, presidente della Commissione di controllo sui mercati, sia ora più difficile, quasi nella bufera. E l”imputato’ si difende ricordando l’ autonomia dell’ organismo rispetto alla politica. Si infittisce così il polverone sollevato nella puntata del 5 giugno da ‘Report’, il programma di Rai3 condotto da Milena Gabanelli, sulla presunta abolizione da parte della Consob dei cosiddetti ‘scenari di probabilità’ nei prospetti informativi, vale a dire l’ indicazione sintetica (a beneficio del risparmiatore) della probabilità di guadagnare o perdere su un titolo. Delle parole di Calenda (che ha apertamente detto «la Gabanelli ha ragione») ‘approfitta’ Zanetti. «Adesso siamo in due, nel governo, a dire in modo esplicito che ci sono stati errori e goffe autoassoluzioni» dell’ autorità di controllo, ha rincarato il viceministro dell’ Economia aggiungendo: «Il punto è capire se basta o dobbiamo diventare 3, 4 o 5. Non credo sarà un problema, ma sarebbe opportuno risparmiarlo all’ istituzione». A stretto giro è arrivata la replica di Vegas. «Prendo atto delle pressioni politiche esercitate nei miei confronti da alcuni esponenti di governo, che prendono le mosse da ricostruzioni mediatiche alle quali ho già replicato e ritengo di aver dimostrato l’ infondatezza delle accuse», ha affermato il presidente, che quindi ha spiegato: «Presiedo una autorità di vigilanza che il Parlamento ha voluto indipendente fin dalla legge istitutiva del 1974. Il legislatore ad oggi ha fatto una scelta opposta rispetto a quella dello spoil system » (il meccanismo che comporta l’ azzeramento dei vertici in base agli avvicendamenti politici) e «Consob risponde pienamente del proprio operato come sempre avvenuto», anche in sede giudiziaria. Al centro della contesa c’ è il riferimento, fatto da Vegas dopo la puntata di ‘Report’, al «quadro giuridico europeo » e in particolare al Cesr (comitato precursore dell’ attuale Esma, che però aveva valore solo consultivo), che non avrebbe assegnato ai regolatori nazionali il potere d’ imporre l’ inserimento degli ‘scenari di probabilità’. Un punto non confermato però da Bruxelles, anche se la questione resta molto complessa. In silenzio Matteo Renzi, sulle responsabilità della Consob non hanno dubbi i consumatori. «Vegas non ha più scelta, deve dimettersi», ha tuonato il Codacons, cui si aggiunge la voce di Federconsumatori, tornata a chiedere al governo di agire sulla vigilanza. Fortemente critico anche il M5S: «Fa piacere vedere come la linea di difesa del governo si stia sbriciolando» hanno affermato i deputati del movimento rinviando la palla a Padoan. RIPRODUZIONE RISERVATA
eugenio fatigante

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