2 Marzo 2014

«Caldoro liberalizzi il pedaggio»

«Caldoro liberalizzi il pedaggio»

L’ allerta meteo di questi giorni, oltre a creare i consueti disagi, ha anche inflitto un brusco stop ai lavori di messa in sicurezza del costone roccioso franato in via Croce. Si spera che nelle prossime ore il tempo possa migliorare così da concedere al costone qualche ora per stabilizzarsi e perdere l’ acqua accumulata, in maniera tale che possano riprendere i lavori. Di conseguenza, si dilatano i tempi preventivati nel corso del vertice in Prefettura di qualche giorno fa e l’ apertura del passaggio pedonale prima e del senso unico alternato poi, slitteranno inevitabilmente almeno di qualche giorno. Intanto, nei prossimi giorni il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, dovrà rispondere ad una interrogazione presentata dal consigliere regionale Dario Barbirotti che chiede la liberalizzazione totale del pedaggio autostradale per tutta la durata dell’ emergenza frana. «In altre regioni d’ Italia – scrive Barbirotti – in analoghe situazioni sono state adottate soluzioni differenti, e soprattutto nell’ interesse di tutti i cittadini, senza alcuna discriminazione. Si ricordi, a tal fine, la chiusura al traffico della strada statale 26 all’ altezza del comune di Montjovet in Valle d’ Aosta il 17 maggio 2013 a causa del cedimento di un costone roccioso. In tale circostanza il presidente della giunta Augusto Rollandin, nell’ esercizio delle sue funzioni prefettizie, in assenza di percorsi alternativi adeguati non a pedaggio, disponeva il pedaggio gratuito 24 ore su 24 del tratto autostradale coinvolto». Sulla vicenda è tornato anche il presidente del Codacons Campania, Enrico Marchetti, propone due soluzioni: l’ ampliamento della fascia pomeridiana di esenzione del ticket autostradale ed un possibile accordo tra il Comune e l’ Hotel Baia per l’ utilizzo dell’ ascensore dell’ albergo per i residenti a Vietri, con servizio navette di collegamento in prossimità della struttura ricettiva. «Stiamo valutando – ha invece annunciato l’ avvocato del Codacons Pierluigi Morena – se vi sono i presupposti per una class action visto che, di fronte al dissesto idrogeologico che interessa la costiera e in verità l’ intera provincia, le opere di manutenzione, anche ordinarie, sono carenti, non vi è una programmazione seria, non c’ è contrasto reale al diffuso abusivismo edilizio». Carmen Incisivo ©RIPRODUZIONE RISERVATA.

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