CALCIO: ETO’O;CORI SOLO DA UN SETTORE,MULTA AL CAGLIARI/ANSA
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fonte:
- Ansa
(ANSA) – CAGLIARI, 19 OTT – Cori razzisti contro Etòo e
partita sospesa per tre minuti, il Cagliari se la cava con
venticinquemila euro di ammenda. Un sospiro di sollievo per la
società rossoblù che per il momento si trincera dietro un ‘no
comment’ in attesa di ricevere tutta la documentazione.
Il giudice sportivo, spiegando le motivazioni della sanzione,
ha riconosciuto che i cori sotto accusa erano partiti solo da un
settore dello stadio. E che, dopo lo stop deciso dall’arbitro
Tagliavento, i supporters avevano pensato bene di seguire i
consigli dello speaker del Sant’Elia e di evitare il bis che
avrebbe tra l’altro procurato anche la sconfitta a tavolino a
Daniele Conti e compagni. Il giudice, però, ha anche
evidenziato che gli ululati partiti dalla curva non erano
semplici fischi di sfottò, ma sono stati considerati "grida e
cori costituenti espressione di discriminazione razziale".
La decisione di interrompere la partita aveva preso in
contropiede sia il presidente Massimo Cellino, sia l’allenatore
Pierpaolo Bisoli. Tutti e due avevano spiegato nel dopogara di
non essersi accorti di nulla. Per il tecnico rossoblù possibile
anche un malinteso: non offesa a sfondo razziale, ma fischio
verso l’avversario forse più temuto. Molto severo il giudizio
sulla sentenza da parte del presidente del Codacons Marco Maria
Donzelli. "Non dare la sospensione del campo, neanche per una
giornata – sottolinea – significa permettere i cori razzisti,
dove è finita la tanto decantata tolleranza zero?". Donzelli
chiede addirittura l’intervento del ministro degli Interni
Roberto Maroni: "Questa sentenza – spiega – è l’ennesima
dimostrazione che non ci si può fidare della ‘giustizia’
sportiva. Devono scattare sanzioni immediate, senza che il
giudizio venga demandato alla discrezionalità del giudice.
Altrimenti avremo sentenze non omogenee. Perché, ad esempio,
alla Juventus per i cori contro Balotelli la condanna fu un
turno a porte chiuse e qui solo 25.000 euro?".
Sull’episodio di domenica al Sant’Elia era intervenuto subito
anche il sindaco di Cagliari Emilio Floris. "Il coro di pochi –
aveva detto il primo cittadino – che in gruppo sembrano molti
non deve trarre in inganno. Cagliari e la Sardegna in generale
non sono mai stati razzisti. Serve una nuova cultura dello
sport. E in questo bene fanno le società che stanno
ristrutturando gli stadi rifacendoli a misura di famiglia".
(ANSA).
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