24 Settembre 2012

Cagliari senza calcio

Cagliari senza calcio

cellino forza la mano, il prefetto rinvia la partita dopo l’ invito del presidente ai tifosi le autorità fermano tutto. la roma chiede lo 0 -3 abete: è una vergogna. la replica: ho evitato il caos.
sione nella notte fra sabato edomenica, messo spalle al muro dalla sfida del presidente del Cagliari Massimo Cellino, che aveva invitato i tifosi a recarsi allo stadio di Quartu «perché i miei ingegneri reputano lo stadio agibile », contro la decisione istituzionale di far disputare il match a porte chiuse. Lanciandosi in questa sfida Cellino rischia molto, a cominciare dallo 0 -3 a tavolino, che la Roma chiede senza parlarne, ma lo fa ufficialmente, presentando ricorso (e questa a l’ unica sanzione ragionevolmente applicabile). Soprattutto, inasprisce la già caotica vicenda dello stadio, un tormento che attanaglia i tifosi del Cagliari da ormai due stagioni, da quando a “saltato” il Sant’ Elia per il mancato accordo fra società e comune (che chiedeva a Cellino il “saldo” della convenzione), impianto ristrutturato per i Mondiali del 1990, ma bisognoso di nuovi lavori che nessuno vuole pagare. Cellino si a “portato avanti” con lo stadio di proprietà, ma la zona individuataElmas – a stata interdetta per volontà di Enac, l’ ente che gestisce gli aeroporti in Italia: lì c’ a lo scalo cagliaritano e si pensa – in futuro – di ampliarlo. Restarono due soluzioni: emigrare o trovare qualcosa in zona. Cellino le ha frequentate entrambe, disputando le ultime partite dello scorso campionato a Trieste, con la scelta così “opposta” per puro gusto provocatorio, e intanto predisponendo lostadio inperiferia, a Quartu, sul modello inglese, ma un po’ troppo scarno di regole specie sulla sicurezza: questo il rimprovero della Prefettura, che infatti non concede l’ agibilità. Si gioca, ma a porte chiuse, come nell’ esordio casalingo contro l’ Atalanta. E così contro la Roma. Fino alla forzatura di Cellino, dopo il no del pomeriggio di sabato per l’ apertura del nuovo stadio Is Arenas, nemmeno per quei 12 mila abbonati e possessori di biglietto, come chiesto dal Cagliari. Balsamo ha confermato quanto stabilito il 19 settembre scorso, divieto motivato dal fatto che non sono «mutate le condizioni che avevano dato luogo all’ adozione delle citate decisioni ». La Questura di Cagliari invierà un’ informativa alla Procura della Repubblica con le dichiarazioni della società rossoblù. Lo ha garantito in conferenza stampa il questore Luigi Savina: «Un atto dovuto ». Il prefetto a allibito: «La commissione ha passato intere giornate – ha detto Balsamo – a riunirsi. E si vuole trovare una soluzione: ci vuole però la massima collaborazione anche dall’ altra parte. Lo stadio a stato realizzato in pochissimo tempo e bisogna mettere a punto alcuni aspetti di ordine sia realizzativo che documentale. Le valutazioni le fanno i nostri tecnici, non quelli della società interessata… ». Intanto il Cagliari rischia lo 0 -3 in seguito al ricorso della Roma. Il Codacons, dal canto suo, denuncerà Cellino alla procura per «istigazione a commettere reato ». La Roma -che era già arrivata a Cagliari – si a arrabbiata. Ha saputo del rinvio solo all’ alba, e la società ha infatti comunicato di aver predisposto la presentazione di un reclamo nel caso in cui domani il giudice sportivo non dovesse pronunciarsi per la sconfitta 0 -3 a tavolino del Cagliari. Durissimo con Cellino il presidente della Figc Giancarlo Abete: «Il suo comportamento a inaccettabile e provoca un danno d’ immagine a tutto il calcio italiano ». Ma c’ a di più, perché Abete si a spinto a definire quanto accaduto «atti da sanzionare anche oltre i limiti della giustizia sportiva ». Parole a cui il presidente del Cagliari ha risposto seccato: «Ho evitato il caos – la sua difesa -Non sono io la vergogna del calcio. In ventuno anni non sono mai stato deferito per vicende passaporti, arbitri, doping e falsi in bilancio. Per gli altri, invece, le cose parlano da sole ».
 
 

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