11 Luglio 2002

Bus, rimessa sequestrata 12 ore

Bus, rimessa sequestrata 12 ore
Manutenzione dei mezzi durante la notte per scongiurare il blocco di 40 linee







DOPO il guasto di martedì alla metropolitana oggi 250 mila romani hanno rischiato di restare senza autobus. I vigili urbani ieri hanno infatti messo sotto sequestro, per mancanza di alcune autorizzazioni, il deposito della Magliana, nel quale sono ricoverati 284 mezzi. In serata un?ordinanza del XV Municipio ha però disposto il dissequestro per consentire la manutenzione dei mezzi e quindi la loro uscita in servizio. Ma a bloccare almeno in parte il servizio ci sarà lo sciopero della Cgil (gli iscritti sono circa il 30 per cento del personale) che fermerà bus, metropolitane e le tre ferrovie Roma-Lido, Roma-Pantano e Roma-Viterbo, dalle 9 alle 13. «Prima delle due e mezza ? hanno spiegato dall?ufficio stampa di Met.ro ? le due linee del metrò non potranno riprendere il servizio».
Il sequestro del deposito ieri ha mandato in tilt l?Atac e solo a tarda sera è arrivata la notizia del dissequestro. Una decisione che ha scongiurato il rischio che potessero essere soppresse 5500 corse di circa 40 linee che servono i quartieri sud della città: Eur, Magliana, Aurelio, Acilia, Boccea, Marconi e Monteverde. Qualche disagio ci potrebbe essere ma minimo. «I tecnici di Trambus ? hanno spiegato dall?Atac ? stanno facendo i miracoli per consentire che, nonostante il dissequestro sia arrivato in ritardo, i bus possano uscire in servizio».
In mattina i vigili urbani del XV gruppo avevano messo i sigilli alla struttura perché mancavano i permessi della Asl. Una decisione che ha mandato su tutte le furie il presidente dell?Atac Mauro Calamante: «Siamo arrabbiati e dispiaciuti per questa vicenda, perché gli enti preposti hanno dimostrato scarsa sensibilità e una professionalità quantomeno discutibile. Mezza città è in balia di decisioni strane e inspiegabili, nessuno ha pensato al danno che si potrebbe causare ai cittadini e a quello economico che rischiamo di subire noi, ingiustamente. Un danno che dovremo attentamente valutare, chiedendoci di chi siano le responsabilità di questa possibile interruzione di servizio». Inizialmente l?ufficio commercio del XV Municipio aveva emesso un?ordinanza che sospendeva il sequestro permettendo come unica attività quella della distribuzione del carburante. «È una sospensione inutile ? aveva replicato Calamante ? perché comunque i mezzi non potranno partire visto che avranno la possibilità solo di fare il pieno». Poi, in serata, la decisione del Municipio di revocare completamente il sequestro. Ma nella vicenda si inserisce un piccolo giallo: secondo Trambus, l?azienda che gestisce il servizio dei bus, il deposito della Magliana è perfettamente in regola con i permessi, i certificati sono stati consegnati alla Asl alcune settimane fa. Solo che poi non sono stati trasmessi ai vigili.
Sulla vicenda è intervenuto anche il presidente della Federazione romana di An Vincenzo Piso, che ha chiesto al presidente dell?Atac di scusarsi pubblicamente con i cittadini. «Il sequestro del deposito della Magliana ? spiega ? è un fatto gravissimo, che rischia di gettare nel caos il trasporto pubblico della Capitale. È inammissibile che il management dell`Atac affronti con sconcertante superficialità la gestione dell`azienda. Oltretutto, questo fatto rischia di avere una devastante ricaduta d`immagine, per un` azienda che tra breve sarà interessata da un bando europeo per la gestione del trasporto pubblico». Il Codacons invece ha esortato i 50 romani che martedì sono rimasti coinvolti nel blocco della metropolitana B a chiedere il risarcimento dei danni «per la paura provata e i disagi patiti». Da parte sua Met.ro ieri ha ribadito che nessun passeggero è rimasto bloccato in galleria. «Abbiamo fermato i treni in stazione quando ci siamo accorti che c?era un cavo staccato». Un cavo che non porta corrente ma serve solo a sorreggere la linea di alimentazione aerea. «Il problema ? ha spiegato il presidente dell?azienda Cervi ? non è nella riparazione del guasto, un intervento durato 40 minuti, ma nei tempi con cui le squadre di tecnici arrivano sul luogo dove si è verificato l?incidente. Per consentire una maggiore rapidità abbiamo chiesto di avere in dotazione per i nostri mezzi di soccorso lampeggianti e sirene e di poter passare sulle corsie di emergenza».
Oggi, intanto, si insedia il nuovo presidente di Trambus, dopo la revoca dell?incarico a Fabio Petroni: Raffaele Morese, 60 anni, è stato eletto ieri all`unanimità dal consiglio di amministrazione dell`azienda. Morese è stato uno dei segretari confederali della Cisl e sottosegretario al ministero del lavoro durante il governo D?Alema.

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