“Burocrazia nemica dei diabetici“
-
fonte:
- Il Mattino
L`assistenza ai pazienti diabetici, così come ora erogata dall`Asl, viene contestata dal Codacons. L`associazione dei consumatori lo fa con un articolato documento. “Ogni sei mesi – si afferma nella nota -, l`Asl avvia procedure e sperimentazioni nell`erogazione dell`assistenza con l`esclusivo fine di contenere i costi della spesa farmaceutica. Obiettivo meritorio se, però, per raggiungerlo, i pazienti non fossero costretti a subire sempre maggiori disagi derivanti dai minori presidi diagnostici erogati e dalle macchinose procedure adottate. Le varie procedure “sperimentate“ di volta in volta, evidentemente, hanno avuto effetti poco lusinghieri se si ravvisa la necessità di approntarne delle altre anche se non proprio nuove. Il tratto comune di queste varie procedure è quello di creare sempre più problemi ai pazienti diabetici, di aumentare le spese di personale e di beni per la gestione specifica delle stesse“. Poi, il documento del Condacons sottolinea che la procedura esistente fino allo scorso 1° settembre prevedeva che il paziente doveva prenotare la visita dallo specialista facendo apposita fila; attendere mesi per sottoporsi a visita e farsi rilasciare il Piano terapeutico; con questo recarsi presso le varie strutture della Asl, in certi giorni e in determinati orari, e ricevere sei documenti di credito per il diabete, scritti singolarmente a mano da un funzionario, con limitazioni delle quantità rispetto al Piano terapeutico, raccolti in una confezione composta da copertina e cartoncino finale e recarsi ogni due mesi in farmacia per ritirare i presidi diagnostici. In tal modo si escludevano i medici di famiglia dalle prescrizioni. Invece, a sottolinearlo è sempre l`assocazione dei consumatori, con la procedura entrata ora in vigore il paziente deve prenotare la visita dallo specialista facendo apposita fila; attendere mesi per sottoporsi a visita e farsi rilasciare il “famigerato“ Piano terapeutico; recarsi dal medico di famiglia e farsi spedire la ricetta mensile che varia a seconda del tipo di diabete e delle terapie in atto per ogni singolo paziente, con limiti nelle prescrizioni fissate dall`Asl con le linee guida che possono anche essere diverse, in senso riduttivo, dalle indicazioni del Piano terapeutico. “Si è tornati, cioè, alle procedure in atto qualche anno fa – denuncia, quindi, il Codacons -. Perché tanti esperimenti? Perché creare tante difficoltà agli ammalati di diabete se poi si doveva ritornare alle vecchie procedure? Nella dirigenza dell`Asl, non è emerso il dubbio che, forse, si poteva eliminare il passaggio della visita specialistica, considerato che, comunque, a stabilire le quantità dei presidi diagnostici da erogare al paziente diabetico sarà il medico di famiglia che deve attenersi alla linee guida adottate dalla stessa Asl?“.
-
Sezioni:
- Rassegna Stampa
-
Aree Tematiche:
- SANITA'