Briatore: la Michelin ci ha fermato, la Fia non ha sentito ragioni
-
fonte:
- Il Messaggero
Briatore: la Michelin ci ha fermato, la Fia non ha sentito ragioni
INDIANAPOLIS – Il primo a parlare, dopo, è il boss di Indianapolis, Joey Chitwood: «Una delusione monumentale, uno scandalo. Ci sentiamo vittime insieme al pubblico. Indy non meritava una figura del genere».
E? una giornata che non passerà, ma il pilota che poteva vincere, paradossalmente, la prende bene: «Frustrante, ma giusto così. Stavolta hanno vinto la sicurezza e lo sport». A parlare è Jarno Trulli, il pilota abruzzese della Toyota che nel GP Usa di F1 avrebbe dovuto partire in pole. Poi la decisione, nella vicenda legata alle gomme Michelin, di rientrare nei box insieme alle altre sei scuderie equipaggiate con le gomme francesi. «È un peccato perchè con gli americani non dovevamo fare questa figura, però è stato inevitabile – continua Trulli – non avremmo potuto correre, non eravamo in grado. Capita a volte che ti venga fornito del materiale come non dovrebbe essere. Il pubblico dovrebbe comprendere i problemi di sicurezza perchè nella Formula Indy, ad esempio, non si corre se piove».
Molto più duro Jacques Villeneuve: «Dopo una cosa del genere, la Formula 1 in America non recupererà più. È morta. Per le squadre non c`erano soluzioni, era tutto in mano alla Fia. Si poteva correre con una chicane, ma una squadra non l`ha accettata».
Chiaro il riferimento alla Ferrari. E del resto il comunicato congiunto delle sette scuderie che non hanno corso, diramato tre ore dopo la fine del GP, quando in Italia era già notte, va proprio in questa direzione. Due le frasi più importanti. La prima: «Ci scusiamo col pubblico, ma non potevamo fare altro». La seconda: «L?unica possibilità era correre con una chicane prima della curva 13, nove squadre erano d?accordo, anche rinunciando ai punti mondiali o consegnando le prime posizioni ai team gommati Bridgestone. Ma purtroppo tutte le nostre proposte sono state bocciate dalla Fia».
Seguono sospiri, interpretazioni, commenti. Flavio Briatore, general manager Renault, conferma le ragioni che hanno spinto i gommati Michelin ad abbandonare dopo il giro di formazione: «Avevamo una lettera della Michelin che non ci ha autorizzato a prendere parte alla gara perchè le gomme su questa tipologia di circuito non tengono. Avevamo chiesto di montare una chicane, lasciando la Ferrari e i gommati Bridgestone davanti, perchè non è colpa loro, ma la Federazione ha detto no. Abbiamo negoziato con la Federazione, ma non c`è stato nulla da fare. Sono desolato, avevamo un?ottima posizione in griglia».
Così, a Indianapolis si è corso in un clima surreale: solo sei vetture in pista, Ferrari, Jordan e Minardi, con il pubblico americano (circa 150 mila persone) avvelenato. «L`unico vero sconfitto – ha detto Norbert Haug, direttore della Mercedes – sono gli spettatori». Dalle tribune sono piovute lattine e bottiglie d`acqua in pista.
Molti se ne sono andati prima, il pubblico rimasto sugli spalti ha invece sfogato tutto il suo disappunto durante la premiazione. Fischi e buuu sono risuonati. Per rispetto nei confronti del pubblico Michael Schumacher e Rubens Barrichello subito dopo la premiazione sono andati via senza festeggiare. Ma anche Stoddard, il boss della Minardi gommata Bridgestone, alla fine ha attaccato la Ferrari: «Una farsa. La ferrari è stata ferma sulle sue posizioni e così la Fia ha deciso per il peggio. In F1 vince sempre la politica».
Intanto, il Codacons chiede a tutti i gestori delle scommesse la restituzione di quanto pagato dai giocatori per le scommesse sull`ordine di arrivo del Gp. «Quello che è avvenuto – afferma l`associazione consumatori – con il ritiro in blocco di 14 monoposto per motivi di sicurezza, ha influito sull`esito delle scommesse». Se i gestori non procederanno alla restituzione delle somme giocate il Codacons minaccia di intentare «una serie di cause per far valere i diritti degli scommettitori».
-
Sezioni:
- Rassegna Stampa
-
Aree Tematiche:
- VARIE
-
Tags: ferrari, Formula 1, indianapolis, Scommesse, scommettitori, spettatori