Botta e risposta tra il Codacons e Monica Setta
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Dovevano essere due le puntate di Domenica In da Sanremo in occasione del Festival. Invece, come anticipato da Il Giornale, ci sarà solo quella del 22 febbraio, il giorno dopo la finale, formula sperimentale che potrebbe avviare il rimpasto delle varie rubriche. A coordinare i talk show Massimo Giletti che avrà i cantanti vincitori; Monica Setta con gli autori dei brani e ben tre direttori Rai, Mauro Mazza (Tg2), Antonio Caprarica (Radio 1) e Gianni Riotta (Tg1); Pippo Baudo con i giornalisti musicali.
Lorena Bianchetti, invece, coordinerà il talk show con Katia Noventa, Rosanna Lambertucci e Luisa Corna. Sul palco dell’Ariston, con ogni probabilità, ad arricchire il parterre non salirà invece il Codacons che denuncia da settimane un boicottaggio da parte di Domenica In Politica, spazio condotto dalla Setta ogni domenica tra le 15.10 e le 15.40.
L’associazione dei consumatori ha avviato "una vertenza contro il programma" per "violazione delle delibere sul pluralismo sociale" e "parità di accesso ai programmi di informazione". Un boicottaggio che la Setta smentisce categoricamente: "Le nostre porte sono aperte al Codacons e al presidente Carlo Rienzi – ha ribadito la conduttrice a Il Velino – ma la linea editoriale e gli ospiti del programma li decidiamo solo noi".
"Non accettiamo ricatti e intimidazioni. Il Codacons, tra l’altro, ha già partecipato alle puntate del 12 e 17 ottobre, quando in studio a Domenica In Politica c’erano Gianluca D’Ascenzo e Diana Barrui, entrambi esponenti del Codacons. Abbiamo dato luogo a una normale alternanza delle sigle. Vista l’insistenza di Rienzi abbiamo già inviato all’ufficio legale della Rai – ha concluso l’anchorwoman – tutta la documentazione che smonta l’assurda tesi di boicottaggio del Codacons".
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