Borse a picco, il virus brucia 208 miliardi
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fonte:
- Il Giorno
epidemia cinese, 44mila contagi e 81 morti. ansia per gli italiani a wuhan, la farnesina: «valutiamo evacuazioni individuali»
di Alessandro Belardetti Il coronavirus affossa i mercati europei e cresce l’ angoscia per gli italiani bloccati nell’ area di Wuhan (dopo che francesi, tedeschi, inglesi a americani hanno pianificato l’ evacuazione). Le Borse europee chiudono in forte calo, bruciati 208,61 miliardi di euro di capitalizzazione. In rosso Milano, Francoforte, Parigi, Londra e Madrid. I contagi (ufficiali) salgono a oltre 4mila, tra cui 12 in Turchia e due in Canada (50 fuori dalla Cina), e le morti sono già 81. E mentre il governo cinese ha rilasciato tre immagini del coronavirus, c’ è il primo caso sospetto anche in Africa. «Almeno 44mila persone sarebbero state contagiate nelle ultime ore a Wuhan», la stima choc è degli scienziati dell’ Università di Hong Kong. «La vicenda dei nostri connazionali viene seguita con grande attenzione dalla Farnesina, ci sono valutazioni in atto ed è chiaro che il ministero della Salute sarà coinvolto per la gestione corretta di queste persone una volta arrivate sul territorio nazionale», afferma il ministro della Salute, Roberto Speranza, nell’ audizione in commissione Affari sociali della Camera. «Evacuazione? Bisognerà valutarli individualmente – ha spiegato -: ci sarà un protocollo da seguire, anche questo coordinato con le istituzioni internazionali, perché non è un problema solo italiano». Intanto le autorità sanitarie di Pechino confermano il primo decesso nella capitale di un paziente affetto da polmonite da coronavirus. Il paziente deceduto è un 50enne che si era recato a Wuhan – città da cui si è diffusa l’ epidemia e in cui ieri sono stati inviati dal governo 995 unità, tra medici e paramedici – e che ha sviluppato la febbre dopo il ritorno nella capitale. A Pechino sono 80 i casi confermati, con nuovi otto contagi ieri. L’ Oms ha corretto la sua valutazione sul coronavirus cinese, elevandolo ad «alto» da «moderato» dopo un «errore di formulazione». Nel suo ultimo rapporto, l’ organizzazione parla di un «rischio molto alto in Cina, alto a livello regionale e alto a livello globale». «C’ é stato un errore di formulazione nei rapporti sulla situazione dei giorni 23, 24 e 25 gennaio e lo abbiamo corretto», ha spiegato un portavoce dell’ istituzione che ha sede a Ginevra. Il Codacons sta ricevendo nelle ultime ore centinaia di richieste di aiuto da parte di cittadini italiani che hanno acquistato viaggi e tour in Cina e che ora intendono disdire i contratti di viaggio. «Siamo sommersi dalle segnalazioni di utenti – spiega il presidente Carlo Rienzi -. A fronte delle richieste di disdire pacchetti e tour, agenzie di viaggio e tour operator stanno chiedendo agli utenti penali illegittime che arrivano fino al 100% delle somme pagateo». E gli albergatori italiani «sono preoccupati per il calo dei turisti cinesi», spiega Confindustria. La caccia all’ origine del nuovo coronavirus cinese è un rebus. Dopo settimane in cui l’ attenzione si è concentrata sul mercato del pesce di Wuhan, ora lo studio del primo caso noto di contagio, pubblicato su The Lancet, rafforza l’ ipotesi che a portare il virus 2019-nCoV nel mercato di Wuhan sia stata una persona già precedentemente infettata, e non per forza uno o più animali infetti. E secondo Rolf Hilgenfeld, infettivologo dell’ Università di Lubecca, l’ infezione è autolimitante: dopo un certo lasso di tempo, quando un sufficiente numero di persone avrà prodotto i necessari anticorpi, la continua diffusione del virus potrà essere circoscritta. © RIPRODUZIONE RISERVATA.
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