Borsa, stop alla tassa sulle rendite «virtuali»
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fonte:
- La Stampa
Borsa, stop alla tassa sulle rendite «virtuali»
ROMA L`amministrazione finanziaria dovrà al più presto rivedere la tassazione sui capital gains: il Tar del Lazio (seconda sezione) ha infatti ordinato la sospensione del decreto ministeriale del 4 agosto 2000, che determinava il prelievo sulle plusvalenze di Borsa e sugli altri redditi di natura finanziaria in base al cosiddetto ?equalizzatore?. E? un nuovo duro colpo al meccanismo messo a punto dall`ex ministro del Tesoro, Vincenzo Visco, in vigore dal 1° gennaio di quest?anno, con l?obiettivo di abbinare la tassazione per realizzazione del risparmio amministrato a quella per maturazione del risparmio gestito. Un meccanismo contestato da risparmiatori, agenti di cambio, Sim, recentemente criticato anche dell`Abi (l?associazione delle banche) e sul quale la maggioranza in Parlamento aveva espresso un orientamento favorevole alla sua revisione. Paladino di questa battaglia, contro la tassa sui guadagni «virtuali» in Borsa, è stato il CODACONS e nel comunicato, con il quale informa che il suo ricorso al tribunale amministrativo è stato accolto, l?associazione dei consumatori parla di «vittoria» e di «clamoroso blocco delle tassazioni dei capital gain ordinato dal Tar». «Con l`intento di eguagliare la tassazione esistente per il risparmio gestito, realizzato da operatori professionali quali sono le banche – è scritto nella nota del CODACONS – il precedente legislatore ha introdotto la tassazione della rendita virtuale dei redditi finanziari attraverso un aberrante sistema che colpisce anche le perdite». «Le plusvalenze determinate dalla differenza tra il prezzo di acquisto di un titolo e il valore di scambio sul mercato dello stesso, al 31 dicembre dal 2000 in poi, è colpito dal fisco a prescindere dalla considerazione che successivamente al 31 dicembre la vendita del titolo possa avvenire in perdita, determinando in tal mondo una minusvalenza che grava anche fisicamente sul consumatore». In tal modo, sostiene il CODACONS, il contribuente-risparmiatore «si trova ad essere colpito nella immediatezza anche quando il suo conto è in rosso subendo, oltre al danno, la beffa. Tutto ciò è gravemente lesivo degli interessi dei cittadini». Secondo il CODACONS vengono infatti violati pure i principi costituzionali in base ai quali la tassazione deve essere commisurata alla capacità di contribuzione: per questo l`associazione ha anche sollevato davanti al Tar la questione di legittimità costituzionale. Tutti d?accordo contro questa «anomalia italiana», non contro il fisco. L` Abi, ad esempio, ha chiesto la soppressione dell`equalizzatore mantenendo però, seppure con modifiche, il meccanismo di tassazione sul maturato. «L?equalizzatore aveva un senso – spiega Franco Cellino, agente di cambio – se usato per recuperare l?inflazione intervenuta dal momento dell?acquisto di un titolo a quello della vendita». Ora invece le cose stanno così. Semplificando, hai comprato Telecom o Generali a 1000 lire, il 31 dicembre valevano in Borsa 1100 lire, oggi le vendi a 900 lire e devi pagare la tassa su 1100; in compenso hai un credito d?imposta sulla differenza tra 1100 e 900. In sistema a dir poco farraginoso. Anche l`attuale ministro delle Attività produttive, Antonio Marzano, si era espresso in questo senso a maggio, quando era già certo il suo ingresso nella compagine del governo. «La revisione dell`imposta sui capital gains – aveva detto allora l` economista di Forza Italia – non è contenuta nel programma della ?Casa delle libertà? ma la stiamo studiando insieme a Tremonti in alcuni settori». L`ipotesi, aveva spiegato, è quella che l`imposta sui capital gains «resti, ma sia modificata» sull`aspetto che riguarda la «tassazione di valori virtuali, quelli dovuti al fatto che, anche se tu non realizzi e non vendi, la rendita si è però rivalutata». Ora il Tar ha sospeso il decreto e la parola passa al nuovo ministro dell?Economia che «dovrà procedere previa audizione delle parti eventualmente assistite da propri tecnici di fiducia». Ma la soluzione, almeno nelle linee generali, sembra scontata. Con soddisfazione dei risparmiatori.
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