11 Ottobre 2006

Bonifiche a tappeto su tutti gli impianti di condizionamento

Bonifiche a tappeto su tutti gli impianti di condizionamento che potrebbero essere infestati da focolai di legionella. Il Dipartimento di prevenzione dell`Ulss 12 li ha “consigliati“ a tutti gli uffici pubblici e privati e agli alberghi del comune di Venezia, lasciando tempo due mesi per portare a tremine l`operazione. Trascorso questo termine, scatteranno una serie di controlli. I soggetti interessati sono tutti quelli che hanno grossi impianti di condizionamento che funzionano ad acqua: il batterio della legionella, infatti, normalmente si sviluppa nelle torri di raffreddamento. Dalla Ulss, in ogni caso, continuano a ripetere che non vi sono rischi per la salute pubblica.Questa mattina, nel frattempo, il presidente del Tribunale, Attilio Passannante, incontrerà i rappresentanti sindacali per relazionare sui focolai rinvenuti al Palazzo di Giustizia e già bonificati. Sul caso legionella interviene anche il presidente del Codacons veneto, nonché consigliere comunale, Franco Conte, che critica “questa opacità di informazioni“. “Portiamo rispetto e apprezziamo la prudenza dell`Ulss nel diffondere notizie che possano creare un allarme irrazionale – premette -. Ma dovere dell`azienda è anche quello di consentire alla gente la massima prevenzione possibile. E nel dubbio conviene la massima trasparenza“. Anche per questo il presidente del Codacons chiama in causa il sindaco: “Come massimo responsabile della sanità cittadina, dovrebbe farsi carico di pretendere dall`Ulss una condivisione delle strategie che vengono adottate. Il rischio è che i condizionamenti di bilancio a cui sono costrette le aziende comprimano le costose esigenze di prevenzione“.A Ca` Farsetti, in realtà, sono già in attesa di una relazione che l`Ulss ha preannunciata. Senza alcuna fretta, però, visto che “non c`è alcuna situazione emergenziale – precisa il capo di gabinetto del sindaco, Maurizio Calligaro, delegato anche alle questioni sanitarie -. La situazione è assolutamente nella norma. Evidentemente, in alcuni impianti, le manutenzioni non sono state così accurate come dovuto. Ma questo non significa che ci sia un problema generale di legionella, tutt`altro. I tecnici dell`Ulss mi hanno anche escluso che le polmoniti registrate tra il personale del Tribunale siano in alcun modo collegabili con la legionella“. Ultima precisazione: nessun ufficio comunale è nell`elenco di quei “luoghi pubblici“ dove è stato ritrovato il batterio, se pur in concentrazioni molto basse.

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