Bond argentini, rischio prescrizione
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fonte:
- Messaggero Veneto
Sarebbero oltre 20 mila i friulani, tra cui numerosi pordenonesi, cascati nell’ infelice investimento in bond argentini, Cirio e Parmalat: a distanza di 9 anni il problema è ancora vivo e irrisolto «e chi non ha fatto ricorso contro la propria banca – ha messo in guardia il Codacons del Friuli Venezia – rischia di perdere definitivamente i suoi soldi». «Tra un anno il caso andrà in prescrizione – ha avvertito il presidente regionale Codacons del Friuli Venezia Giulia Vitto Claut -, purtroppo la maggior parte dei friulani non è informata, si fida della banca di cui è cliente e non sa che è invece possibile fare ricorso». Gli istituti di credito, ha riferito Claut, quando hanno proposto i bond argentini erano al corrente dei rischi insiti in quel tipo di investimento, e avrebbero dovuto avvisare i clienti del pericolo: «Su questo i giudici ci danno ragione» ha incalzato il Codacons. Claut ha riportato la disperazione di tanti cittadini che, dopo anni di vana attesa di risposte, si sono rivolti al Codacons sperando di riavere almeno in parte i soldi persi. «Le banche su quegli investimenti hanno guadagnato – ha precisato Claut -. I dipendenti addetti alla consulenza intascavano fior di percentuali su ogni operazione effettuata. Il legame di fiducia che migliaia di friulani hanno con il direttore della propria banca non basta: molti funzionari, poi, in questi anni sono stati spostati e non sono quindi più rintracciabili». E sull’ eccessiva fiducia concessa agli istituti di credito il Codacons ha avuto da ridire anche sul tema dei derivati finanziari: «Abbiamo visto quanti debiti hanno portato ad alcuni enti locali l’ aver investito in derivati. Le amministrazioni pubbliche non devono darsi alla finanza, bensì offrire servizi ai cittadini». Il Codacons ha invitato, pertanto, gli abitanti o i consiglieri di minoranza dei Comuni e delle Province che hanno sottoscritto contratti derivati e swap (negli strumenti derivati consiste nello scambio degli strumenti di cassa tra due controparti) a dare il mandato all’ associazione, affinché si possa perseguire l’ amministrazione pubblica che ha malamente investito i soldi dei cittadini, «perché i responsabili vanno rintracciati e qualcuno deve pagare».
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