27 Maggio 2013

Bollette, che batoste alle famiglie e alle imprese Gli aumenti del 2012: luce +11,2%, gas +10,6%

Bollette, che batoste alle famiglie e alle imprese Gli aumenti del 2012: luce +11,2%, gas +10,6%

Roma, 27 maggio 2013 – Gli incentivi per le rinnovabili e gli oneri di sistema fanno volare le bollette della luce in Italia che, nel giro di un anno, sono aumentate di oltre l’ 11% , contro il 6,6% della media europea . Una zavorra per famiglie e imprese, confermata ancora una volta dai numeri, in questo caso di uno studio di Eurostat, che ha messo a confronto l’ andamento delle tariffe dei principali Paesi europei tra la metà del 2011 e la metà del 2012. Il periodo preso in considerazione dallo studio, del resto, è proprio quello in cui è emerso tutto il peso degli incentivi alle rinnovabili sulle bollette: nel 2012 è stato pari a circa 10 miliardi di euro (e il picco si raggiungerà nel 2016 con 12,5 miliardi). Fu anche per questo che, nella primavera del 2012, l’ Autorità per l’ energia fu costretta, per la prima volta, a varare una manovra tariffaria ‘doppia’: a un primo aumento del 5,8% che scattò il 1 aprile segui’ un secondo incremento appena un mese dopo, del 4,3%. “C’ è stato un aumento abnorme degli oneri generali di sistema, che in gran parte ha recuperato gli incentivi”, ha infatti spiegato il presidente dell’ Autorita’, Guido Bortoni, sottolineando pero’ che ”stiamo scollinando, non dico che vediamo la luce, ma vediamo la sommita’ del monte di questi oneri”. Una corsa insostenibile per il Paese, già affaticato dalla crisi economica, tanto che il governo Monti optò per una decisa sterzata agli incentivi, i cui effetti devono pero’ ancora dispiegarsi. ”Il peso si sentira’ anche nei prossimi anni e il picco sara’ raggiunto nel 2016, con un costo annuo di oltre 12 miliardi di euro”, spiegano gli esperti di Ricerca sul Sistema Energetico. Da gennaio di quest’ anno , comunque, il prezzo della luce ha cominciato lo stesso a scendere , dell’ 1,4% a gennaio e dell’ 1% ad aprile, grazie al calo dei costi di produzione e commercializzazione. Il periodo considerato, insomma, è stato uno dei peggiori della storia delle tariffe elettriche, e infatti l’ Italia si posiziona al terzo posto, dietro Cipro (+21%) e Grecia (+15%), per gli aumenti registrati. Gli europei che pagano di più in assoluto, pero’, sono i danesi, seguiti da ciprioti, tedeschi e italiani. Per il gas, invece, l’ andamento delle tariffe italiane risulta in linea con quello europeo: 10,6% contro 10,3%. In attesa che di vedere gli effetti dei ‘nuovi’ incentivi, le associazioni dei consumatori spingono comunque per una maggiore concorrenza. Adusbef e Federconsumatori, pero’, puntano il dito anche contro ”l’ inerzia di autorita’ preposte ai controlli, il cui strabismo noto a favore dei monopolisti comincia ad essere preoccupante”. Liberalizzazioni chieste anche dal Codacons, secondo cui andrebbero ridotti ”i vari balzelli, imposte, accise ed addizionali che incidono sulla bolletta”.

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