BODY SCANNER: FAZIO, NESSUN RISCHIO PER LA SALUTE
FAZIO FA DIETROFRONT A 14 GIORNI DI DISTANZA
Il Codacons ha deciso di diffidare il ministro degli Interni Roberto Maroni, il ministro della Salute Ferruccio Fazio ed il presidente dell’Enac Vito Riggio, intimando loro di non installare i body scanner negli aeroporti italiani, in virtù dell’applicazione del principio di precauzione.
Stupisce la fretta con la quale si sta da un giorno all’altro decidendo di installare queste apparecchiature mentre in Europa e nel mondo si sta ancora discutendo sui possibili effetti che possono avere sulla salute umana. In particolare stupisce l’inversione del ministro Fazio, che dopo aver dichiarato appena due settimane fa (8 gennaio scorso) di aver messo a punto una squadra di quattro persone incaricata di fare le verifiche, che potevano esserci rischi ed infine, che non poteva “escludere a prescindere nessuna ipotesi, soprattutto se si tratta di donne in gravidanza, bambini o viaggiatori frequenti”, ha già cambiato idea, dichiarando oggi che “i body scanner negli aeroporti non comportano rischi per la salute dei cittadini”.
Il Codacons chiede di vedere il presunto lavoro di questi 4 presunti esperti e la loro presunta relazione finale in base alla quale, magicamente, dopo appena 14 giorni, hanno già tratto le loro conclusioni.
La realtà è che non solo i body scanner a raggi x sono molto pericolosi, ma anche per quelli ad onde millimetriche ci sono innumerevoli dubbi. La tecnologia a Terahertz, infatti, non è mai stata impiegata sull’uomo. La sua nocività non è conosciuta. Il principio di precauzione, quindi, la esclude, così come il principio di non introduzione di nuove tecnologie quando possono aumentare il rischio residuo della vita civile, affermato per la prima volta dal TAR di Gelsenkirchen e confermato dalla Corte Suprema dell’Assia.
Per questo il Codacons ha deciso di diffidare i 3 enti sopra riportati, ai sensi del Codice del Consumo, perché non attuino comportamenti lesivi degli interessi dei consumatori e degli utenti. No, quindi, all’installazione affrettata di body scanner, almeno fino a che non esisteranno prove della loro non nocività.
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