Bocconi killer per cani
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fonte:
- LaPrealpina.it
Bocconi avvelenati per ferire o uccidere cani e gatti. Cresce l’allarme e il Codacons, organismo che tutela cittadini e consumatori, chiede alle istituzioni di fare luce sui casi, ormai frequenti, che si verificano in Lombardia. Di recente, era accaduto a Canegrate e Ferno. E ieri, lunedì 9 dicembre, l’appello del Codacons viene lanciato dopo l’ultimo caso, con polpette infarcite di viti, a Lecco. Bocconi di questo tipo erano stati riscontrati in passato anche a Gorla Maggiore.
«Un cane stava per inghiottirli, ma per fortuna il padrone si è accorto in tempo e gli ha tolto quei bocconi pericolosi dalla bocca. L’ultima ignobile e vigliacca trovata dei nemici degli animali è stata messa in atto nei giorni scorsi a Pescarenico dove sono stati rinvenuti alcuni pezzi di wurstel con all’interno viti di metallo» denuncia il Codacons.
«L’obiettivo? Avvelenare o meglio ferire gravemente fino pure ad uccidere i cani che vengono portati a spasso nel rione di Lecco».
La foto dei bocconi “killer“ è stata diffusa anche sui social network.
«Tali episodi sono in grado di rappresentare un rischio non solo per le vittime designate, ma anche per l’ambiente e la popolazione, in particolare i bambini – commenta il presidente dell’Associazione Codacons, Carlo Rienzi -. Visto il numero di segnalazioni, si rende necessario un intervento immediato. Secondo l’ordinanza del 2012 del Ministero della Salute, di cui è stata disposta la proroga, vige il divieto di “utilizzare in modo improprio, preparare, miscelare e abbandonare esche e bocconi avvelenati o contenenti sostanze tossiche o nocive, compresi vetri, plastiche e metalli”, nonché di detenere, utilizzare ed abbandonare “qualsiasi alimento preparato in maniera tale da poter causare intossicazioni o lesioni al soggetto che lo ingerisce».
«Per tali ragioni – conclude la nota – il Codacons presenterà un esposto in Procura richiedendo l’individuazione dei responsabili delle gravi azioni in oggetto, nonché di punire severamente gli artefici di tali gesti deprecabili».
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