2 Gennaio 2015

Blocco dei rifiuti, vertice d’ urgenza in prefettura

Blocco dei rifiuti, vertice d’ urgenza in prefettura

Si mobilitano i sindaci dei 47 comuni del Palermitano, dopo il divieto di conferire i rifiuti in discarica fino al prossimo giorno 6. Costretti a emanare ordinanze che impongono ai cittadini di tenersi in casa la spazzatura, alcuni amministratori hanno preannunciato un esposto alla magistratura i sindaci di Casteldaccia, Ficarazzi, Misilmeri e Isola delle Femmine. A Termini Imerese il sindaco Totò Burrafato ha ordinato ai cittadini di non conferire i rifiuti ma nello stesso tempo ha riunito un’ unità di crisi per affrontare l’ emergenza. Sembra aprirsi uno spiraglio, invece, per i 22 centri che fanno parte della Srr «Palermo area metropolitana». Oggi tornerà a riunirsi, infatti, il Comitato per la sicurezza e l’ ordine pubblico, convocato d’ urgenza già nel pomeriggio di mercoledì scorso dal prefetto Francesca Cannizzo, con all’ ordine del giorno la problematica relativa alla «turnazione» dello smaltimento finale dei rifiuti nella discarica di contrada «Coda di volpe» a Catania. L’ altro ieri erano presenti, fra gli altri, il presidente dell’ Anci Sicilia e sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, rappresen tanti delle forze dell’ ordine, della Srr, della Rap e i sindaci di Isola delle Femmine e Cinisi, Stefano Bologna e Giangiacomo Palazzolo. È stata l’ occasione per esporre il grave ri schio igienico -sanitario a cui sarebbero esposti i residenti di un vasto territorio con la prolungata interruzione di un servizio essenziale. Il vertice di oggi pomeriggio a Villa Whitaker è stato allargato al dirigente del Dipartimento regionale acqua e rifiuti, all’ Arpa, alla Provincia. Alla vigilia di Capodanno alcuni sindaci dei nove paesi dell’ Ato rifiuti Palermo 1 destinatari del contestato provvedimento regionale (Balestrate, Borgetto, Isola delle Femmine, Capaci, Cinisi, Giardinello, Montelepre, Trappeto e Torretta), avevano dato vita a un’ assemblea perma nente al municipio di Cinisi, con l’ obiettivo di ottenere una revoca dello stop al servizio di raccolta. Per protesta è stata rimossa dal prospetto del municipio la bandiera della Regione. «È un’ ordinanza – dice Stefano Bologna, primo cittadino di Isola- che farà ricoprire di spazzatura un intero comprensorio, nonostante la disponibilità del Comune di Palermo e della Rap. Dagli ultimi sopralluoghi effettuati, Bellolampo potrebbe ricevere dall’ area metropolitana oltre mille tonnellate di rifiuti al giorno. E invece noi sindaci siamo ostaggio della politica regionale». Sulla vicenda interviene anche il Codacons. Giudica «scandaloso» il provvedimento che blocca la raccolta nei comuni «per l’ enorme portata lesiva dei diritti dei cittadini/contribuenti, i quali, pur pagando la Tari, oltre a schivare per strada cataste di immondizia, si troveranno costretti fino al 6 gennaio ad avere le proprie case agghindate a festa e contemporaneamente ricolme di rifiuti». Il Codacons chiede l’ intervento del governo nazionale per l’ adozione di provvedimenti urgenti che possano anche conferire, temporaneamente, maggiori poteri ai sindaci dei comuni interessati, anche con il blocco del pagamento della Tari, e annuncia azioni legali sia in sede penale che civile. (*CLP*)
 

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