Blitz di Salvini in Sicilia: “Lo Stato vi affama e arricchisce gli scafisti”
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fonte:
- la Repubblica
MISSIONE AD AUGUSTA Poche decine di sostenitori per il leghista Un breve comizio alla vecchia darsena l’ incontro a Catania col capo dei Forconi DAL NOSTRO INVIATO ALESSANDRA ZINITI AUGUSTA DALprato di Pontida alla vecchia darsena di Augusta. «Sono questi i taxi per gli immigrati? », chiede Matteo Salvini passando davanti alle navi della Marina militare che quasi quotidianamente sbarcano qui centinaia e centinaia di migranti salvati in mare. No all’ euro e no all’ operazione “Mare nostrum”. Il segretario della Lega e i suoi supporter sventolano cartelli con questi slogan per avviare la campagna antieuropeista con la quale sperano di reclutare proseliti anche al Sud. E non c’ è dubbio che ad Augusta l’ Europa appare lontanissima. Al porto, ieri, di migranti neanche l’ ombra. Non ne sbarcano da due o tre giorni. E quelli che ci sono in città, circa duecento minori accampati in condizioni disastrose nella ex scuola, Salvini si guarda bene dall’ andare a vederli. Attorniato da qualche decina di giovani sostenitori con magliette e cartelli, il segretario della Lega snocciola per slogan la sua ricetta antieuropeista: «Sospendere subito l’ operazione “Mare nostrum”, spendere gli stessi soldi in Africa per costruire strade, infrastrutture, scuole, creare lavoro lì, accogliere i pochi che hanno diritto all’ asilo politico ed espellere tutti gli altri». Ci sono poche decine di persone ad ascoltarlo, e non sono certo leghisti. È gente che fa leva sui mille problemi di questa terra alla quale nessuno dà risposte. «Sono di Augusta, ho 56 anni e da sei sono disoccupato – gli dice un cittadino – basta sbarchi. Loro sono signori e noi siamo poveracci. Ci sono ottomila disoccupati qui e chi si interessa di noi?». Mentre il candidato della lista Antonio Mazzeo distribuisce i suoi “santini” ai presenti, Salvini coglie la palla al balzo per un piccolo comizio: «Ci chiamiamo Lega Nord ma cerchiamo di dare una mano pure al Sud. Avete il ministro dell’ Interno siciliano, ma mi pare che si occupi molto poco delle vostre esigenze. L’ operazione “Mare nostrum” è un aiuto di Stato agli scafisti che si arricchiscono sulla vostra pelle. Anche sanitariamente per voi è un’ emergenza. La Sicilia non può essere lasciata sola. Portiamoglieli alla Merkel, questi clandestini, e vediamo se se ne occupa. Noi invitiamo le forze dell’ ordine a non identificare la gente che sbarca, a lasciarli scappare in modo che passino le frontiere e vadano dove vogliono andare». C’ è chi lo applaude e chi gli rinfaccia una iniziativa di chiaro stampo elettorale. «Subiamo l’ invasione da quattro mesi e lei si presenta solo adesso che bisogna votare. Lo sappiamo che siete razzisti». «Non siamo affatto razzisti, noi siamo per l’ accoglienza di chi ne ha diritto, e sono solo il 15 per cento, e per il respingimento di tutti gli altri. Il problema qui lo vedrete quest’ estate. C’ è un’ economia che rischia di essere messa in ginocchio ». Qualche foto ricordo, qualche selfie, un paio di tweet al volo sulla bontà della granita che il segretario della Lega si concede in via Etnea, a Catania, con il segretario del Codacons Francesco Tanasi e il parlamentare nazionale etneo Angelo Attaguile. Si fa vedere anche il leader di Forconi Mariano Ferro: «Siamo stati invitati e siamo venuti ad ascoltare. Ci piacerebbe ascoltare discorsi concreti. Al di là dell’ euro e di altre battaglie madri, credo che per la Sicilia, cui serve l’ autonomia, questi interlocutori leghisti potrebbero anche andare bene. Il problema è che da qui a realizzarla di strada ce ne vuole…». © RIPRODUZIONE RISERVATA
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