BLACKOUT: ITALIA SOLO SFIORATA, RISERVE EVITANO TILT
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fonte:
- Ansa
AUTHORITY APRE INDAGINE, PRODI AUSPICA AUTORITA` UNICA EUROPEA
(ANSA) – ROMA, 5 nov – L`Italia stavolta ce l`ha fatta. Il
blackout elettrico che, partito dalla Germania, ha lasciato al
buio ieri sera, tra le 22 e le 23, 10 milioni di europei, non ha
mandato in tilt la penisola, pur colpendo alcune zone: Piemonte
e Liguria, ma anche il sud del Paese. I piani di difesa del
sistema italiano sono scattati con tempestività riportando la
situazione alla normalità in circa 30 minuti. Nulla a che
vedere con ciò che avvenne 3 anni fa quando nella notte tra il
28 e il 29 settembre la gran parte della penisola – allora
responsabile dell`interruzione fu la Svizzera – rimase a luci
spente per parecchie ore.
Ma l`incidente-bis è stato occasione per sottolineare la
contraddizione di avere sul fronte dell`energia connessioni
europee senza però avere un`unica autorità – incongruenza
sottolineata dal premier Prodi come pure dall`amministratore
delegato dell`Eni, Paolo Scaroni – e per tornare a chiedere,
come ha fatto il ministro dell`Ambiente, Pecoraro Scanio, di
puntare su fonti di energia rinnovabili. Intanto, mentre
l`Europa si interroga sui fatti e sul `che fare`, l`Authority
per l`Energia italiana intende chiedere l`avvio di una indagine
congiunta sulla vicenda e la Procura di Torino si accinge ad
aprire un fascicolo.
ORE 22, L`EUROPA SFIORA IL BLACK OUT TOTALE
Dalla Germania i blackout si sono estesi, a macchia di
leopardo, soprattutto in Francia e in Italia, durando da pochi
minuti a meno di un`ora. L`assenza di corrente potrebbe essere
dipesa da una operazione di routine effettuata dal distributore
tedesco di energia Eon che per motivi precauzionali ha spento
una linea che corre sopra il fiume Ems, in vista del passaggio
di una nave da crociera di grandi dimensioni. Risultato: 10
milioni di europei – coinvolte anche Spagna, Portogallo,
Belgio, Olanda, Croazia, Austria – rimasti senza energia, in
coincidenza con un periodo di freddo particolarmente intenso e
repentino.
PROBLEMI SOPRATTUTTO IN PIEMONTE E LIGURIA, MA ANCHE A SUD
I problemi verificatisi alla rete tedesca hanno determinato
black out parziali soprattutto in Piemonte, Liguria e Puglia. In
Piemonte la mancanza di corrente elettrica è durata tra i 20 e
i 30 minuti. Sono state interessate tutte le province, dal
Verbano Cusio Ossola, a Nord, al cuneese, a sud. I centralini
delle forze dell`ordine sono stati tempestati da centinaia di
chiamate, ma non sono stati segnalati casi gravi. I vigili del
fuoco sono dovuti intervenire soprattutto per salvare persone
bloccate negli ascensori. A Torino in 100 mila sono rimasti
senza luce. In Liguria sono rimasti al buio per pochi minuti la
riviera di Levante, con Rapallo, Santa Margherita e Portofino,
alcuni quartieri nel ponente di Genova (Sestri Ponente e
Cornigliano) e i comuni di Albissola Superiore e Inferiore, nel
savonese. In Puglia il blackout ha interessato il Salento: i
Comuni maggiormente colpiti sono stati Lecce, Maglie,
Corigliano, Tricase, Andrano, Alezio e Gallipoli. Distacchi di
energia anche in alcuni comuni della Calabria. Il Codacons già
invoca risarcimenti per gli utenti coinvolti.
TERNA `SISTEMA SI E` DIFESO`, IN MEZZORA TORNATA NORMALITA`
Appena scattato l`allarme per i disservizi in Germania – ha
spiegato la società Terna – il sistema italiano ha tagliato
automaticamente 1.300 megawatt di potenza, attraverso la
sospensione di fornitura ai clienti interrompibili (quelli cioé
che, in base a tariffe agevolate, sono disposte a vedersi
staccare la luce in momenti di emergenza). E, sono scattati
distacchi automatici, a macchia di leopardo, attivati per
evitare che l`interruzione di energia elettrica si allargasse a
zone più ampie. Contemporaneamente è entrata in servizio la
cosiddetta `riserva fredda`, quelle centrali cioé che restano
accese, ma non in produzione, proprio per sopperire a possibili
cali imprevisti dell`offerta. Si è costì ridotto l`import
dall`estero di consistenti quantità di energia e in mezz`ora si
é tornati alla normalità.
PRODI: SERVE AUTORITA` UNICA EUROPEA
“Avere le connessioni europee e non avere una autorità unica
europea, è una bella contraddizione“. Così il presidente del
Consiglio Romano Prodi ha commentato il black-out elettrico di
ieri sera. E ha annunciato l`intenzione di voler affrontare la
questione in sede europea. D`accordo con lui l`amministratore
delegato dell`Eni, Paolo Scarone secondo il quale serve una
politica energetica comune europea e un`Authority Ue, per la
gestione dei sistemi elettrici ma anche e soprattutto per il
gas.
AUTHORITY APRE INDAGINE, VERSO INCHIESTA PROCURA TORINO
L`Authority per l`Energia aprirà un indagine conoscitiva sulla
vicenda. E contemporaneamente – annuncia il presidente
Alessandro Ortis – “chiederò, come vicepresidente del Ceer, il
Consiglio Europeo dei regolatori di energia, l`avvio di una
indagine congiunta allargata di tutti i regolatori dei paesi Ue,
interessati dalla vicenda“. Intanto, si profila da parte della
Procura di Torino l` apertura di un fascicolo sul blackout
elettrico. Obiettivo degli inquirenti sarebbe quello di
verificare eventuali responsabilità sull` interruzione di
energia e se i sistemi di allarme hanno funzionato
tempestivamente. (ANSA).
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