6 Novembre 2006

BLACKOUT: ITALIA SOLO SFIORATA, RISERVE EVITANO TILT

BLACKOUT: ITALIA SOLO SFIORATA, RISERVE EVITANO TILT /ANSA




AUTHORITY APRE INDAGINE, PRODI AUSPICA AUTORITA` UNICA EUROPEA








(ANSA) – ROMA, 5 nov – L`Italia stavolta ce l`ha fatta. Il

blackout elettrico che, partito dalla Germania, ha lasciato al

buio ieri sera, tra le 22 e le 23, 10 milioni di europei, non ha

mandato in tilt la penisola, pur colpendo alcune zone: Piemonte

e Liguria, ma anche il sud del Paese. I piani di difesa del

sistema italiano sono scattati con tempestività riportando la

situazione alla normalità in circa 30 minuti. Nulla a che

vedere con ciò che avvenne 3 anni fa quando nella notte tra il

28 e il 29 settembre la gran parte della penisola – allora

responsabile dell`interruzione fu la Svizzera – rimase a luci

spente per parecchie ore.

Ma l`incidente-bis è stato occasione per sottolineare la

contraddizione di avere sul fronte dell`energia connessioni

europee senza però avere un`unica autorità – incongruenza

sottolineata dal premier Prodi come pure dall`amministratore

delegato dell`Eni, Paolo Scaroni – e per tornare a chiedere,

come ha fatto il ministro dell`Ambiente, Pecoraro Scanio, di

puntare su fonti di energia rinnovabili. Intanto, mentre

l`Europa si interroga sui fatti e sul `che fare`, l`Authority

per l`Energia italiana intende chiedere l`avvio di una indagine

congiunta sulla vicenda e la Procura di Torino si accinge ad

aprire un fascicolo.



ORE 22, L`EUROPA SFIORA IL BLACK OUT TOTALE



Dalla Germania i blackout si sono estesi, a macchia di

leopardo, soprattutto in Francia e in Italia, durando da pochi

minuti a meno di un`ora. L`assenza di corrente potrebbe essere

dipesa da una operazione di routine effettuata dal distributore

tedesco di energia Eon che per motivi precauzionali ha spento

una linea che corre sopra il fiume Ems, in vista del passaggio

di una nave da crociera di grandi dimensioni. Risultato: 10

milioni di europei – coinvolte anche Spagna, Portogallo,

Belgio, Olanda, Croazia, Austria – rimasti senza energia, in

coincidenza con un periodo di freddo particolarmente intenso e

repentino.



PROBLEMI SOPRATTUTTO IN PIEMONTE E LIGURIA, MA ANCHE A SUD



I problemi verificatisi alla rete tedesca hanno determinato

black out parziali soprattutto in Piemonte, Liguria e Puglia. In

Piemonte la mancanza di corrente elettrica è durata tra i 20 e

i 30 minuti. Sono state interessate tutte le province, dal

Verbano Cusio Ossola, a Nord, al cuneese, a sud. I centralini

delle forze dell`ordine sono stati tempestati da centinaia di

chiamate, ma non sono stati segnalati casi gravi. I vigili del

fuoco sono dovuti intervenire soprattutto per salvare persone

bloccate negli ascensori. A Torino in 100 mila sono rimasti

senza luce. In Liguria sono rimasti al buio per pochi minuti la

riviera di Levante, con Rapallo, Santa Margherita e Portofino,

alcuni quartieri nel ponente di Genova (Sestri Ponente e

Cornigliano) e i comuni di Albissola Superiore e Inferiore, nel

savonese. In Puglia il blackout ha interessato il Salento: i

Comuni maggiormente colpiti sono stati Lecce, Maglie,

Corigliano, Tricase, Andrano, Alezio e Gallipoli. Distacchi di

energia anche in alcuni comuni della Calabria. Il Codacons già

invoca risarcimenti per gli utenti coinvolti.



TERNA `SISTEMA SI E` DIFESO`, IN MEZZORA TORNATA NORMALITA`


Appena scattato l`allarme per i disservizi in Germania – ha

spiegato la società Terna – il sistema italiano ha tagliato

automaticamente 1.300 megawatt di potenza, attraverso la

sospensione di fornitura ai clienti interrompibili (quelli cioé

che, in base a tariffe agevolate, sono disposte a vedersi

staccare la luce in momenti di emergenza). E, sono scattati

distacchi automatici, a macchia di leopardo, attivati per

evitare che l`interruzione di energia elettrica si allargasse a

zone più ampie. Contemporaneamente è entrata in servizio la

cosiddetta `riserva fredda`, quelle centrali cioé che restano

accese, ma non in produzione, proprio per sopperire a possibili

cali imprevisti dell`offerta. Si è costì ridotto l`import

dall`estero di consistenti quantità di energia e in mezz`ora si

é tornati alla normalità.


PRODI: SERVE AUTORITA` UNICA EUROPEA



“Avere le connessioni europee e non avere una autorità unica

europea, è una bella contraddizione“. Così il presidente del

Consiglio Romano Prodi ha commentato il black-out elettrico di

ieri sera. E ha annunciato l`intenzione di voler affrontare la

questione in sede europea. D`accordo con lui l`amministratore

delegato dell`Eni, Paolo Scarone secondo il quale serve una

politica energetica comune europea e un`Authority Ue, per la

gestione dei sistemi elettrici ma anche e soprattutto per il

gas.



AUTHORITY APRE INDAGINE, VERSO INCHIESTA PROCURA TORINO


L`Authority per l`Energia aprirà un indagine conoscitiva sulla

vicenda. E contemporaneamente – annuncia il presidente

Alessandro Ortis – “chiederò, come vicepresidente del Ceer, il

Consiglio Europeo dei regolatori di energia, l`avvio di una

indagine congiunta allargata di tutti i regolatori dei paesi Ue,

interessati dalla vicenda“. Intanto, si profila da parte della

Procura di Torino l` apertura di un fascicolo sul blackout

elettrico. Obiettivo degli inquirenti sarebbe quello di

verificare eventuali responsabilità sull` interruzione di

energia e se i sistemi di allarme hanno funzionato

tempestivamente. (ANSA).

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