8 Agosto 2014

Blackout elettrico E la stazione Centrale diventa un inferno

Blackout elettrico E la stazione Centrale diventa un inferno

DINO BONDAVALLI Giornata da incubo, ieri, per decine di migliaia di pendolari, turisti e viaggiatori in partenza o in arrivo a Milano. Un guasto elettrico verificatosi in stazione Centrale intorno a metà mattinata ha infatti mandato in tilt il trasporto ferroviario nel principale nodo dell’ Italia settentrionale, bloccando completamente la stazione per circa tre quarti d’ ora e provocando ripercussioni sul servizio per gran parte della giornata fino al tardo pomeriggio. Il blackout, che potrebbe essere stato provocato da un corto circuito elettrico, ha fatto saltare l’ apparato di gestione e controllo del traffico, bloccando tutti i treni in entrata e in partenza dalla principale stazione meneghina, ieri particolarmente affollata di turisti e viaggiatori. La fase di stop totale è durata dalle 10.50 alle 11.30, ma per restituire tutti e 24 i binari alla piena funzionalità è stato necessario attendere le verifiche e i controlli di sicurezza dei tecnici di Rfi (Rete ferroviaria italiana), che si sono conclusi solo alle 12.30. Nel frattempo, la stazione Centrale, dove anche i monitor e gli altoparlanti del sistema di informazioni alla clientela sono stati interessati dal guasto, si era trasformata in una sorta di girone infernale. Bagagli ammassati un po’ ovunque, migliaia di persone accalcate davanti ai binari, turisti stranieri smarriti per l’ assenza di aggiornamenti, e lo sportello informazioni con code di oltre un’ ora anche solo per avere qualche chiarimento. Un caos totale, sul quale l’ impatto delle misure d’ emergenza adottate per i convogli di Trenitalia e Trenord, modificando i percorsi dei treni verso altre stazioni ferroviarie meneghine, è stato minimo. Il fatto che i treni ad alta velocità siano stati fatti arrivare alle stazioni di Lambrate e di Garibaldi, mentre quelli regionali nelle stazioni di ingresso a Milano, ha provocato inevitabilmente disagi a chiunque avesse una coincidenza. I treni hanno infatti accumulato ritardi fino a due ore, mentre i passeggeri sui convogli più vicini alla stazione Centrale sono rimasti bloccati a bordo finché la circolazione non è ripresa. Il risultato è stato che centinaia di viaggiatori diretti agli aeroporti di Malpensa e Orio al Serio hanno perso il volo a causa dei ritardi accumulati. E molti di più hanno visto saltare la coincidenza con un altro treno in partenza dalla stazione Centrale. Se alcuni di loro hanno potuto usufruire di un autobus sostitutivo attivato dalle Ferrovie, la maggior parte ha cercato di trasferirsi da una stazione all’ altra arrangiandosi con taxi o metropolitana. Alla fine, il bilancio delle Ferrovie è stato di cinque treni cancellati (quattro da Milano a Bergamo e uno da Brescia a Milano), due deviati, 21 limitati e 42 con ritardi anche superiori ai 100 minuti. Le lamentele su Twitter da parte dei viaggiatori per i ritardi dei convogli sono però durate fino a sera. «Un disservizio gravissimo», ha protestato il Codacons, annunciando la presentazione di un esposto alla Procura della Repubblica di Milano e rivolgendo l’ invito al ministro dei Beni culturali e del turismo, Dario Franceschini, e a quello dei Trasporti, Maurizio Lupi, «ad attivare le dovute azioni nei confronti delle Ferrovie». Tutti i passeggeri che, a causa del disservizio, abbiano subito ritardi e disagi, «hanno diritto a ricevere un indennizzo automatico da parte delle Ferrovie» aggiunge il Codacons, «se ciò non avverrà sarà inevitabile un’ azione collettiva per far valere i diritti degli utenti».

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