L?INTESA DEI CONSUMATORI SI COSTITUISCE PARTE OFFESA NEL PROCESSO

Dalla pubblicazione del modello di rimborso sui siti internet dell?Intesa dei consumatori (www.intesaconsumatori.it, www.adusbef.it, www.adoc.org, www.codacons.it, www.federconsumatori.it ) avvenuta ieri pomeriggio, fino ad oggi, sono stati scaricati circa 1 milione di moduli da parte degli utenti, che in massa hanno preso d?assalto le pagine web delle associazioni d?Intesa.
Attraverso questo modello, ricorda l?Intesa, è possibile chiedere il rimborso (che però dovrebbe avvenire direttamente in bolletta come previsto dalle stesse delibere dell?Autorità per l?energia elettrica ed il gas), di un importo pari a 25,82 euro, per il distacco della corrente durante la giornata di black out.

Gli utenti ? commenta l?Intesa ? non sono più disposti a subire passivamente i disservizi e, grazie ad ADOC, ADUSBEF, CODACONS e FEDERCONSUMATORI, che forniscono loro (gratuitamente) gli strumenti per difendersi, hanno imparato a far valere i propri diritti.

Se tutte le famiglie danneggiate dal black out dovessero avanzare richiesta di rimborso ? prosegue l?Intesa ? le società elettriche sarebbero chiamate a rimborsare circa 390 milioni di euro.

Intanto l?Intesa, per conto della collettività di utenti italiani, annuncia la costituzione di parte offesa dinanzi alla Procura della Repubblica di Torino per la vicenda del black out .

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